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Napoli, Sarri sull’incontro di oggi: “La clausola? Un problema che non esiste, qui ho ancora un lavoro da finire”. E De Laurentiis: “Abbiamo parlato di mercato”

Unità di intenti e voglia di proseguire insieme, il futuro di Maurizio Sarri è ancora legato al Napoli. Giornata importante per l’allenatore azzurro, che quest’oggi si è incontrato a Roma, alla Filmauro, con il presidente De Laurentiis per parlare della propria situazione contrattuale. Nel nuovo accordo potrebbe anche non esserci la clausola rescissoria, come confermato dallo stesso Sarri nel corso della cerimonia del ‘Premio Bearzot’.

“Sono già 5 o 6 partite che si parla di questa storia della clausola rescissoria, ma in questo momento credo che sia un problema che non esiste – ha detto l’allenatore del Napoli. La mia sensazione adesso è di non aver finito il mio lavoro: qui ho ancora un lavoro da finire“.

A confermare il buon esito dell’incontro anche il presidente De Laurentiis: “L’incontro di oggi? Abbiamo parlato un po’ di mercato, ma non c’è nulla da raccontare: non possiamo sbagliare gli innesti che l’allenatore riterrà utili e necessari per una crescita difficile, perchè se siamo stati così osannati è difficile migliorare questa squadra. Tra l’altro abbiamo iniziato con un incidente a Milik, che sembrava aver sostituito degnamente Higuain. Abbiamo anche verificato che non c’erano altri in grado di sostituirlo, se non Mertens, che però è stata un’invenzione di Sarri: è lì che l’allenatore è stato bravo ed è per quello che lo ringrazio”. E sul discorso clausola: “Io non sono assolutamente preoccupato, mi sono beccato dei brutti manifesti quando ho scelto Sarri, adesso sono contento che ci sia un plauso da parte di tutti i tifosi nei confronti dell’allenatore perchè lo merita – ha concluso De Laurentiis. Lavoreremo insieme e finchè andremo d’accordo non credo ci sarà bisogno di parlare di clausola rescissoria“.

Su Higuain e Mertens: “Gonzalo è un fuoriclasse, uno dei migliori attaccanti al mondo. Ero fiducioso sulle possibilità di Mertens, ma da qui a dire che potesse fare 33 gol sarebbe stato troppo ottimistico. Che fosse congeniale al nostro modo di giocare ero fiducioso, qualcosa dopo l’infortunio di Milik abbia perso ritrovare certi equilibri non era semplice, ma Mertens è la massima espressione di un calciatore forte indipendentemente dal ruolo che faccia. Ha trovato l’umiltà di calarsi in un ruolo per lui nuovo, l ha fatto con grande determinazione e ne ha raccolto i frutti”.

Coesistenza tra Milik e Mertens: “Quando hai tanti impegni la rotazione viene facile, entrambi possono fare la prima punta ma possono anche giocare insieme con Milik al centro e Mertens esterno. Ci sono momenti in cui è necessario farli giocare insieme, fortunatamente non abbiamo avuto mai nel finale bisogno di schierarli entrambi. Soltanto a Sassuolo è successo e Milik ci ha ripagato tutto essendo un grande calciatore. Ha fatto benissimo all’inizio poi ha avuto un brutto infortunio e nella parte finale della stagione abbiamo fatto giocare Dries perché saremmo stati contenti se avesse vinto la classifica cannonieri”.

Come migliorare: “Difficile migliorarsi, abbiamo raggiunto un livello alto e prendere calciatori che possano rendere più di questi è una cosa folle dal punto di vista economico. Quindi l’unica speranza è che questi ragazzi continuino a crescere, essendo ancora molti giovani. Questa penso sia l’unica strada che abbiamo: prendere giovani talentuosi giovani così da farli crescere e tenere inalterato il valore della squadra”.