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Napoli, Sarri: “Abbiamo messo sotto la Juventus. Rammarico per il risultato ma ora pensiamo a mercoledì”

“Non penso che la squadra abbia approcciato male alla partita. Quella era la prima occasione in cui sono entrati nella nostra area. Ci può stare”. Il riferimento è al gol di Khedira, al quale poi ha pareggiato Hamsik. E Napoli-Juventus si è chiusa sull’1-1. Al termine della gara Maurizio Sarri ha analizzato la gara, parlando dei pregi e dei difetti della sua squadra, e non solo: “Tante volte abbiamo preso gol per aver staccato la spina troppo presto, per superficialità. Questa passività difensiva in cui vogliamo difendere un risultato ce l’abbiamo. In fase offensiva creiamo tanto con una percentuale realizzativa discreta ma non eccezionale. C’è una supremazia territoriale del 79 per cento nostro contro il 21 per cento loro, e contro la Juventus è un dato non comune. Vuol dire che la partita l’abbiamo fatta quasi completamente noi – ha proseguito l’allenatore del Napoli ai microfoni di Sky – e contro la Juve non è facile. La fase difensiva stasera è stata di buon livello. Abbiamo preso poche ripartenze e c’è un pizzico di rammarico perché le occasioni per vincere la partita. Ma c’è anche serenità per la prestazione dei ragazzi. Mi dispiace poi per il pubblico perché stasera il clima dentro lo stadio era straordinario. Siamo un po’ in debito con loro e speriamo di saldarlo mercoledì. Abbiamo messo sotto la Juventus, cosa non comune nel campionato italiano. Ma il risultato ci lascia un po’ di rabbia che dovremo spendere mercoledì”.

Sarri poi ha parlato dell’incontro con Higuain a fine partita: “Scherzavamo, sapevo che era dietro di me sulle scale e ho detto ‘stasera avete avuto un bel culo, compreso il 9!’. E sapevo che lui mi stava sentendo. Si scherzava. E lui ha sorriso. Il rapporto tra me e lui è sempre stato bellissimo, poi è chiaro che per i 90 minuti della partita è un avversario forte e pericoloso. Non sono uno a cui piace tantissimo andare a salutare gli avversari prima della partita. Prima della gara preferisco pensare alla mia squadra. Poi appena finisce sì, ed è chiaro che lui è stato un giocatore importante per me, quindi lo saluto volentieri. Stasera era una partita difficile per lui. La squadra si abbassava molto e si trovava isolato dal compagno più vicino, quindi per lui è stata complicata. Ma mi sembra sempre il solito, con questa facilità di trovare la porta. Come dicevo l’anno scorso, è il 9 vero più forte del mondo”.

Adesso testa alla Coppa Italia, e quindi alla nuova sfida di mercoledì contro i bianconeri: “La Coppa ci potrebbe dare una soddisfazione e un titolo. Con la possibilità di tornare in Champions con tutti i benefici del caso. Milik? Mercoledì vediamo. L’avrei messo anche stasera, poi due ragazzi in campo mi hanno chiesto il cambio e quindi abbiamo dovuto fare scelte diverse”.