Gattuso: “C’è bisogno di una mentalità vincente. Insigne? Può fare sempre la differenza”
Il segreto del Napoli? "Nessuno. Alleno giocatori forti e a volte bisogna ricordarglielo. Già gli avevo detto dopo la fina di Coppa Italia che dovevamo pedalare. Bisogna creare una mentalità vincente e dobbiamo pensare al 'noi' e non all' 'io'".
Gattuso parla subito di mentalità, dopo la vittoria al San Paolo contro la Roma, poi si sofferma su alcuni singoli: "Insigne? Deve lavorare, deve avere forza nelle gambe, provare a saltare l'uomo. Può fare sempre la differenza e penso che l'abbia capito. A volte vuole giocare sempre, mi guarda storto quando lo levo gli ultimi 25 minuti ma se ne deve fare una ragione. Ma è molto intelligente e quando ci alleniamo ci arriva subito e penso che questa sia la sua forza – ha spiegato l'allenatore azzurro ai microfoni di SkySport -.
Lozano? Deve giocare a campo aperto. Ha una velocità incredibile e lo sto vedendo anche più sveglio e reattivo per questo gli sto dando qualche chance. A volte però preferisce palla lunga ma ora è difficile per come vogliamo giocare".
Dove e come può migliorare la squadra? Gattuso non ha dubbi: "A livello di mentalità, a livello qualitativo è forte, anche con i giovani. Ma bisogna costruirsi e migliorarsi ogni giorno, senza pensare che siano già arrivati. Io voglio vedere quello che fa Insigne, che va a dare una mano. Facciamo un gran palleggio ma poi dobbiamo lavorare tutti in maniera corretta. A tanti non piace questo ma devono farsene una ragione perché in questo momento non si può fare diversamente.
Rosa equilibrata? Sono tutti giocatori funzionali: Demme, Lozano, Elmas. Se vuoi proporre un certo tipo di calcio, loro ce l'hanno dentro. Abbiamo giocatori importanti perché sono funzionali al calcio che vogliamo fare e abbiamo una rosa molto importante".
Chiusura con un pensiero alla Champions e al ritorno contro Barcellona: "Non so nemmeno se ci arrivo all'8 agosto… Penso alle altre partite di campionato che abbiamo. Non penso al Barça ora, adesso dobbiamo pensare a non fare figuracce. Non possiamo regalare partite agli avversari. Poi pensiamo alla Champions e ad arrivarci bene così possiamo giocarcela.