Napoli, tre gol nelle ultime tre: Raspadori non fa rimpiangere Osimhen
L’ex Sassuolo sboccia senza Osimhen, Garcia punta su di lui per il passaggio in Champions
Tre gol nelle ultime tre partite. Un gol ogni 76’ in campo. Ci ha messo due mesi, Giacomo Raspadori, ma alla fine ha trovato il suo posto in campo: non avrebbe la struttura fisica per fare la prima punta, ma lui non lo sa e segna lo stesso. E se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul rendimento, i numeri delle ultime stagioni sembrano confermare quello che l’ex Sassuolo va sbandierando da quando è arrivato a Napoli: “Sono un attaccante”.
Napoli, Garcia punta su un super Raspadori
4 gol e 2 assist fin qui in stagione per l’azzurro, sbocciato appena dopo l’infortunio del compagno Victor Osimhen. Nella scorsa stagione era successo lo stesso: splosione tra settembre e ottobre con il ko del collega, i gol in Champions, la rete decisiva allo scadere con lo Spezia che segna il via della fantastica stagione napoletana. Alla fine furono 6 le reti complessive, mettendo lo zampino anche nella vittoria degli azzurri in casa della Juventus che chiuse di fatto il discorso scudetto. Insomma, i gol non sono un problema per Giacomo, che come ogni Jack diventa il vero Jolly.
Certo, con lui in campo non è il Napoli di sempre: più compatto sul terreno di gioco, meno pesante in area, ma più capace di dialogare al limite dell’area di rigore. Un Napoli di qualità sopraffina con Kvaratskhelia a sinistra e Politano a destra, con Zielinski a loro supporto e Lobotka a dirigerli, come accaduto ieri a Salerno con il passaggio decisivo.
“Il suo problema è solo Osimhen”. Rudi Garcia lo dice con il sorriso perché “…non vediamo l’ora di riavere Victor con noi, però” e fin qui va tutto bene. Ma per Raspadori tornerà a essere complicato avere spazio. Dovrà reinventarsi ancora una volta: con il Napoli ha giocato in quasi ogni posizione prevista, da punta centrale a ala destra, da ala sinistra a trequartista o sottopunta. Addirittura da mezz’ala quando si cerca di dare qualità alla manovra.
Forse un po’ troppo, ma di certo necessario: il Napoli l’ha pagato 35 milioni un anno fa, è un investimento che non può macinare troppi minuti in panchina. Ma lui attaccante si sente e attaccante è. E da attaccante deve giocare. Il nigeriano tornerà dopo la sosta, nel frattempo ci sono due partite per mettere altri minuti e soprattutto gol nelle gambe.
Contro l’Union Berlino il Napoli si gioca il primo dei tre potenziali match point per il passaggio agli ottavi in Champions League. Poi con l’Empoli prima della sosta. All’andata in Europa aveva saputo colpire i tedeschi: un tiro, un gol. Raspadori decisivo, come sa esserlo quasi sempre quando fa quello che gli piace fare. Garcia è avvertito. E Spalletti pure.