Il rigore del Milan da ribattere? Ecco cosa dice il regolamento
L’analisi di Gianpaolo Calvarese sul calcio di rigore sbagliato da Giroud durante Napoli-Milan in Champions League
Sta facendo molto discutere il calcio di rigore calciato e sbagliato da Oliver Giroud nel primo tempo di Napoli-Milan, sfida di ritorno dei quarti di finale di Champions League.
I dubbi non riguardano tanto l’assegnazione del fallo – Mario Rui interviene su Leao in area in modo irregolare, il rigore è netto – ma la presenza in area di Juan Jesus prima che il rigore venga parato da Meret. L’arbitro Marciniak avrebbe dovuto far ripetere? Ci dice tutto Gianpaolo Calvarese.
Napoli-Milan, rigore da ripetere? Cosa dice il regolamento
Serve chiamare in causa in questo caso il protocollo VAR, il cosiddetto “VAR handbook”. Al suo interno si dice chiaramente che il rigore va ripetuto per “encroachment” (ingresso anticipato di un calciatore in area di rigore) solo se chi entra in area ha almeno un piede a terra al momento del tiro (per la precisione, afferma che a far fede è la parte del corpo che tocca terra).
Infine ovviamente chi fa “invasione” deve prender parte attiva al gioco per far sì che il VAR intervenga.
Che cosa vuol dire? Che non è valida la sola “proiezione”: in questo caso Juan Jesus aveva un piede fuori dall’area, mentre l’altro era all’interno ma sollevato sul terreno. Ragion per cui è corretta la decisione di non far ripetere il rigore.