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Napoli, Gattuso: “Non è l’ultima spiaggia, spero rinnovino tutti”

Dopo l’esordio amaro Gattuso ha voglia ritrovare equilibro e serenità. È questo l’obiettivo del nuovo allenatore del Napoli, che in conferenza stampa ha presentato la sfida con il Sassuolo in programma domenica: “Ho visto una squadra che si è consegnata a me e al mio staff. Stiamo lavorando molto forte. Sta facendo tutto ciò che stiamo chiedendo. Stiamo andando alla ricerca di qualcosa di diverso, penso che in questo momento la squadra deve tornare a fare ciò che ha fatto per tantissimo tempo”. 

Dopo il 4-4-2 di Ancelotti (diventato ufficialmente allenatore dell’Everton), Gattuso sta lavorando per passare al 4-3-3: “Ha giocato a lungo con un modulo diverso, ma sto ricevendo grande disponibilità. Non è facile quando sei sempre in alto e poi per due mesi non riesci a vincere, ma la strada è quella giusta. Ho sentito ‘ultima spiaggia’ ma è una cosa che nel calcio non esiste. Dobbiamo pensare a ritornare quelli che eravamo, perché le prestazioni di Liverpool e Salisburgo non risalgono ad anni fa. Torniamo a divertirci”. 

"Non ho paura"


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Sul Sassuolo: “Affrontiamo una squadra forte, con giovani di talento e guidata da un ottimo allenatore. Voglio una squadra che sappia soffrire e tenere bene il campo, senza pensare troppo al risultato. Mercato? La mattina entro qui alle 8:30 e me ne vado alle 20: la priorità è allenare e far stare sul pezzo i giocatori, parlando molto con loro. Dopo questa settimana incontrerò il presidente e il direttore e parleremo di mercato, ma c’è poco da aggiustare: ci sono giocatori molto forti e spero che quelli che ci sono rinnovino perché molto meglio non è facile trovarne”. 

Guarda al futuro senza paura Gattuso, nonostante il momento complicato: “Io non ho paura, ora mi devo mostrare duro perché devo dare serenità alla squadra. L’ultima vittoria col Sassuolo in Emilia è del 2014, la storia non è dalla nostra ma si può cambiare. Non ci dobbiamo preoccupare in campo, ci dobbiamo sentire liberi senza guardare la classifica. Bisogna guardare la qualità e la quantità di ciò che si fa in settimana. Ci dobbiamo concentrare su ciò che dobbiamo migliorare”. 

L’allenatore azzurro fissa gli obiettivi: “E' trovare con continuità i tre giocatori d’attacco e soffrire meno nella tenuta del campo e nelle marcature preventive. Le letture di squadra col Parma spesso non sono state corrette. Ci deve essere organizzazione nei movimenti, mi aspetto tutto questo. Fabian Ruiz può giocare da vertice basso, sa giocare tra le linee e ha visione di gioco, ha qualità per questo tipo di calcio. È un giocatore di palleggio che dà ordine. Finora non ho conosciuto ancora bene la città. Voglio fare molto bene qui, ci sono persone squisite che si sono messe a disposizione e ho una rosa forte. Per questo voglio entrare nella testa dei giocatori, non posso pensare che siamo messi male ora”. 

"Lozano esterno, Mertens sia punta che ala"


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Sui singoli: “Io pazzo di Milik? Sono pazzo di tutti i miei calciatori. L’abbraccio del presidente con Insigne alla cena di Natale è un punto da cui ripartire: questi ragazzi, così come anche Callejon, hanno bisogno di vicinanza e di affetto. Questa squadra non ha bisogno di sentire fischi. Dobbiamo essere bravi a star loro vicino e far sentire l’affetto. Oggi la palla scotta, pesa dieci chili. Milik mi piace, è un attaccante che lega il gioco e ha presenza in area, è stato sfortunato con gli infortuni ma ha tanta qualità come tutti i nostri calciatori offensivi. Dualismo Meret-Ospina? Per il momento ho bisogno di continuità e certezza, poi vedremo. Ospina è un ottimo portiere, sa tenere la porta”. 

Continua Gattuso: “A qualcuno starò sicuramente sulle scatole, ma fa parte del gioco. La cosa più importante è avere grande professionalità in campo, poi fuori può succedere che si sbagli qualcosa e quello lo faccio passare, perché so che significa da ex giocatore. Ma in campo non transigo. In questo momento non si può fare tutto già in dieci giorni, ma abbiamo cominciato a lavorarci, ho già visto qualcosa di diverso. Ora passa tutto per i risultati, ci serve ancora un po’ di tempo”. 

“Anche senza i problemi che ho trovato, devo lavorare comunque nella testa dei giocatori. Sicuramente è stato un problema ma ci sarà il tempo e i risultati, che aiuteranno a risolvere. Vi assicuro che non regalo nulla a nessuno. Io non vedo una squadra scazzata, che mi guarda storto. Ho sentito solo il primo giorno parlare del problema delle multe, poi non ne hanno più fato menzione. Si è parlato del fatto che non si vincono le partite. Vogliamo fare prestazioni importanti”. 

Lozano? Su 20 gol che ha fatto sono quasi tutti da esterno e così lo vedo, molto più da ala che da punta. La mia metodologia è diversa, lavoro ad alta intensità perché penso che alla fine devo allenare la squadra con i ritmi che voglio che tengano in campo. Sicuramente c’è stato un rigetto nei primi giorni, a livello muscolare il cambiamento è stato avvertito. Poi dobbiamo sicuramente migliorare. Voglio una squadra che faccia cose diverse rispetto a prima”.  

"Mertens e Callejon? Spero rimangano"


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Su insigne: “La storia di Insigne dice che la palla che ha avuto col Parma al 99% la butta dentro. Negli allenamenti si lavora sulle conclusioni e non si smette finché non la si mette dentro tante volte. Mertens fa bene l’attaccante esterno, ma dipende anche come sta Milik. Lo vedo sia punta che ala, non si è allenato con continuità in questa settimana ma ha grandi qualità. A chi mi avvicino di più, agli allenatori del Milan o a Lippi con cui ha vinto il Mondiale? Dico Lippi perché è stato  anche qui e perché ha sempre saputo uscire da momenti di grandi difficoltà”. 

Sul mercato in uscita: “Mertens e Callejon? Spero di averli, poi le cose si fanno in due. La società e i giocatori vogliono la stessa cosa, si vedrà: non entrò in certe dinamiche perché abbiamo un ottimo direttore sportivo e sono qui per allenare. Se mi si chiede un parere, io spero che restino perché vorrei allenarli con continuità. Auspici? Che si torni a vincere, perché la squadra ne ha bisogno. Se riusciamo a ripartire poi non ci fermiamo più”. 

“Champions? Non è stato un sorteggio favorevole, il Barcellona è incredibile e ha tanti campioni. Non è vero che non abbiamo nulla da perdere, se dovesse andar male ci brucerebbe lo stesso. Non abbiamo paura, giocheremo al massimo. Speriamo che il 2020 sia un anno migliore rispetto a questi mesi, spero di rivedere il San Paolo e questo è anche responsabilità nostra, è un valore aggiunto. Dobbiamo riaccendere l’entusiasmo”. 

Infine sul passaggio di Ancelotti all’Everton: “Non avevo dubbi che avrebbe trovato un nuovo impiego, ci mette un minuto. Dopo lo chiamo e gli faccio i complimenti, abbiamo un grandissimo rapporto. Non l’ho chiamato in settimana perché ho troppo da fare ma lo farò quanto prima perché mi ha dato tanto e abbiamo condiviso molte cose insieme. Gli auguro il meglio, non potrebbe essere altrimenti”, ha concluso Gattuso.