Napoli, Conte: “Questo è il lavoro più difficile della mia carriera”

L’allenatore del Napoli è intervenuto ai microfoni dopo la sfida con l’Atalanta
Una partita pazza, di importanza assoluta per entrambe le squadre. A spuntarla, alla fine, è il Napoli di Antonio Conte per 3-2.
Dopo il vantaggio iniziale dell’Atalanta con Retegui, gli azzurri l’avevano ribaltata con Politano e McTominay, salvo poi subire la rete del pari al 56′ con la zampata di Lookman.
A deciderla, però, è Romelu Lukaku al 78′. Fino a quel momento annullato da Hien, l’attaccante belga ha trovato il colpo di testa vincente dentro l’area piccola. In questo modo, il Napoli dà uno strappo in vetta e lascia proprio l’Atalanta a -7. L’Inter, con due partite in meno, è a -6.
Proprio l’allenatore degli azzurri, Antonio Conte, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo la sfida con l’Atalanta al Gewiss Stadium.
Napoli, Conte: “Risultato frutto di grande lavoro”
L’allenatore ha esordito: “Segnali di miglioramento? Questa è una squadra che è cresciuta tanto. Due mesi e mezzo fa l’Atalanta ci ha fatto tre gol in casa nostra. Oggi è stata una partita diversa. Avevo detto che avremmo visto al ritorno, se ci fossimo incontrati anche un po’ più in là la nostra crescita sarebbe stata ancora più evidente. Stiamo andando avanti avendo delle situazioni che stiamo affrontando tra infortuni e mercato. Situazioni che potrebbero ammazzare un toro, invece noi siamo in piedi“.
Conte ha poi continuato: “Tutto questo è frutto di grande lavoro. So ogni giorno di trovare un gruppo disposto a lavorare e faticare per migliorare individualmente e di collettivo. Che giocatore mi aspetto per il dopo Kvara? Lascio al club la decisione, non entro nel merito. È inevitabile che se dovessero chiedermi un parere dirò il mio pensiero. Non si parla di giocatori di prospettiva, se le cose vengono fatte vanno bene bene, altrimenti rimango con i ragazzi che ho“.
“Il lavoro più difficile della mia carriera”
Infine, avviandosi verso la conclusione, Antonio Conte ha le idee chiare: “È il lavoro che è stato fatto e che si sta facendo è grossissimo. Il più grosso che mi sia capitato dall’inizio della mia carriera. Rispetto all’anno scorso sono andati via giocatori importanti. Andrei in guerra con questi uomini, so che darebbero tutto. Lukaku? Dà sempre tutto, ma sono tutti giocatori importanti. Non siamo tanti ma siamo giusti e siamo affamati“.
A chiudere, due battute sui tifosi, cui è stata vietata la possibilità di viaggiare a Bergamo: “Sono sei trasferte che i tifosi residenti a Napoli non possono venire a supportarci. Spero che venga usato lo stesso metro di misura per le altre tifoserie perché non va bene. Ora mi auguro che dalla prossima anche chi è residente a Napoli possa venire a darci una mano. Capisco che ci possano essere delle ragioni, ma spero si possa trovare un equilibrio“.