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Napoli, che attesa! Contro il Real Madrid si può fare la storia

La notte di Napoli è un insieme di attese. Tra le sensazioni prevale l’ansia, quella dei momenti speciali. Il pensiero di quello che potrà essere stasera è totalizzante. Dentro o fuori, drastico come l’amletico dubbio: la gente vuole crederci, ma nel suo cuore pulsante sono rintanati i campioni in carica. Lì dove la Napoli popolare esprime il meglio di sé, ha trovato ospitalità il Real Madrid. Gli spagnoli hanno preteso riservatezza per la struttura, ma l’avranno garantita soltanto per domani. Da pochi istanti, infatti, è scattato il divieto di sosta nell’area antistante l’albergo, in via San Giovanni a Carbonara, che durerà per tutto il giorno.

L’ARRIVO Era impossibile, tuttavia, porre un freno così deciso all’entusiasmo dei napoletani, anche nel giorno della vigilia. Una tra le squadre più forti del mondo passerà per strade comuni e affollate ad ogni ora. Il traffico può essere bloccato, ma non l’afflusso di tanti bambini e ragazzi che per un giorno dimenticano gli impegni del quotidiano per poter vedere da vicino i campioni del Real. La squadra, come noto, è attesa intorno alle 13:30 ma già in mattinata sono in centinaia a piazzarsi dinnanzi l’albergo. Tappeto rosso e staff della struttura agghindato per le grandi occasioni. Tutti pronti a ricevere i madrileni. L’attesa è festante e gioiosa, nonostante il cielo va man mano ingrigendosi. Alla notizia dello sbarco a Napoli, qualche ragazzo prova ad arrampicarsi sugli alberi per catturare lo scatto più particolare o almeno per ottenere uno sguardo. L’accoglienza è un valore inattaccabile per i napoletani ed ecco che un pizzaiolo prepara una margherita col fiordilatte disposto con la scritta “CR7” con la speranza di porgerla al campione portoghese.

Le sirene della polizia e i fischi dei vigili urbani che fermano il flusso di automobili: mai nessuno ha avuto più piacere di rimanere imbottigliato nel traffico di via Foria. I campioni sfilano e imboccano la strada che porta all’albergo. Scendono. Tutti vestiti in abiti eleganti. Si guardano intorno. Sorridono. Poi dai loro profili social ringraziano per l’accoglienza ricevuta. Tra i presenti, c’è qualche spagnolo, anche se l’arrivo della maggior parte di loro (circa 1500) è prevista per oggi.

OTRA VEZ Gli occhi dei presenti non sono sazi. Li vogliono vedere di nuovo. Un’altra volta. Appena appresi gli orari della rifinitura del San Paolo ci si dedica a un pranzo veloce: chi torna a casa, chi si precipita alle vicine rosticcerie. Ma la gente aumenta a dismisura. E’ ora di pranzo, è l’ora dell’uscita da scuola. Tutti gli adolescenti nei paraggi non tornano a casa ma si precipitano davanti l’ingresso di Palazzo Caracciolo. Un migliaio di giovani attendono la nuova uscita dei blancos. Cadono le prime gocce di pioggia leggere, sopportabili. Un altro boato quando escono. Il primo a salire è proprio Cristiano Ronaldo, il più acclamato. Il pullman parte in direzione San Paolo, dove sotto il diluvio il Real Madrid svolge la rifinitura.

L’ATTESA Crederci è d’obbligo. Ma non è segno di scarsa obiettività. Napoli dà l’impressione di vivere in uno stato d’attesa perenne. Confida nei miracoli, ne vive l’essenza mistica e caratteristica. Fremono, i napoletani, al pensiero di far sentire il proprio ruggito dalle gradinate tra qualche ora. Gioiscono, quando il calore del tifo riecheggia in tutta l’Europa. Yaya Touré rimase impressionato dall’amore e dal trasporto del San Paolo, “mi tremarono le gambe”. Dodicesimo uomo si chiama. Nelle notti di Champions League del 2013, comparve proprio una coreografia con questo tema. E non mancherà: i tifosi sono pronti a dare tutto il contributo possibile. Ma si aspettano di più dagli azzurri, su tutti Dries Mertens. Poco incisivo, il belga, all’andata, colpevole (peraltro) d’aver mancato il gol che avrebbe reso il confronto ancora più aperto.

Il conto alla rovescia prosegue. Più ci si avvicina il fischio d’inizio, più la mente viene assorbita da Fuorigrotta, che per una notte diventerà il centro di Napoli. Le parole mancano, la tensione aumenta. Già dal primo pomeriggio (alle 15.00) i cancelli del San Paolo verranno presi d’assalto. Oltre 60 mila spettatori riempiranno lo storico impianto napoletano che si prepara a vivere la notte che aspettava da trent’anni.