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Non solo rugby: ecco ‘i guerrieri coraggiosi’, la Namibia calcistica

Ecco la Namibia: l’indipendenza dal Sudafrica, l’allenatore ex Amburgo e la prima volta agli ottavi in Coppa d’Africa

Nel ranking mondiale FIFA occupano la 111a posizione, perché lo sport del paese è il rugby. Ma la Namibia ha fatto la storia anche nel calcio. Dopo la prima vittoria storica in Coppa d’Africa contro la Tunisia, è arrivato anche il passaggio agli ottavi di finale della competizione. Ma sapete che la Namibia ha poco più di 30 anni di vita? A guidare dalla panchina la nazionale namibiana c’è Collin Benjamin. Più di 140 presenze in Bundesliga con l’Amburgo nel suo passato da calciatore. E in campo? Nessuno spicca per talento, ma c’è un denominatore comune nelle teste di tutti i giocatori: sacrificio e coraggio. D’altronde, ci sarà un motivo se i giocatori della Namibia vengono chiamati ‘i guerrieri coraggiosi’.

 

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Il rugby e l’indipendenza dal Sudafrica

In Namibia si parla la ‘lingua del rugby’. Una tradizione forte nel paese, che va avanti da più di un secolo. Nel calcio la nazionale namibiana non ha mai avuto troppa fortuna. Un po’ perché la prima partita ufficiale arriva solo nel 1989. E con un nome diverso rispetto a quello di oggi: ‘Africa del Sud-Ovest’. E un po’ perché la Namibia è uno dei paesi più giovani di tutto il continente africano. Nel 1990, infatti, lo stato ha ottenuto l’indipendenza dal Sudafrica. E la prima partita ufficiale di calcio l’ha vinta 4 anni dopo. E allora, come ha fatto una nazionale nata da soli 33 anni a battere la Tunisia?

 

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Il commissario tecnico: Collin Benjamin

“Il talento è gratis, il duro lavoro invece ha un prezzo”. Questo è il principio sul quale fonda il proprio lavoro Collin Benjamin, l’allenatore che siede sulla panchina della Namibia. Il nome non vi dirà molto, ma si tratta probabilmente del miglior giocatore namibiano di sempre. Ex mediano ma anche terzino destro all’occorrenza. Sopratutto nell’Amburgo, club con cui in Bundes supera le 140 presenze. La società tedesca nel 21esimo secolo ha vinto un solo titolo nazionale. E sapete in campo chi c’era? Proprio Collin, nella Coppa di lega tedesca del 2003. Prima l’Amburgo fa fuori il Bayern Monaco di Ballack in semifinale, poi dà 4 gol al Dortmund nell’ultimo atto. Da 10 anni a questa parte, però, Collin fa l’allenatore. Ha iniziato un anno dopo il suo addio al calcio, proprio nel club in cui si era ritirato: il Monaco 1860. Allenatore delle giovanili, poi 2 anni da vice della prima squadra. Nel 2018 arriva una chiamata irrinunciabile: quella della sua nazionale. Da vice per 4 anni fino a luglio 2022. A seguito dell’esonero Bobby Samaria, Collin prende in mano la prima squadra.

 

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 Sacrificio e coraggio

Quando il talento non c’è – ha detto Collin da nuovo allenatore della Namibia – bisogna lavorare sulla testa dei giocatori”. Sacrificio e coraggio: non c’è altra strada. Sono i valori emersi nella vittoria, a sorpresa, contro la Tunisia di Jalel Kadri. Nonostante la netta differenza di tasso tecnico in campo, i namibiani giocano a viso aperto. E alla fine ci credono più degli altri. Il gol decisivo lo segna Dean Hotto all’88’. Quasi esoterico, ma invece è tutto reale. Adesso agli ottavi di finale c’è l’Angola, l’altra sorpresa del girone D. Le prospettive per questa Coppa d’Africa? ‘I guerrieri coraggiosi’, dopo la prima qualificazione storica agli ottavi, hanno intenzione di continuare a stupire. La paura si batte con il coraggio. E i giocatori della Namibia lo sanno.