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Nainggolan: “Non voglio essere un esempio. Le falsità nel calcio mi hanno stancato”

Continuano le polemiche tra Nainggolan e il ct Martinez dopo l’esclusione del centrocampista dalla lista del Mondiale

Dopo le tante polemiche per l’esclusione dal Mondiale, Nainggolan è tornato alla carica scrivendo un’ennesima puntata della telenovela personale con il ct del Belgio Roberto Martinez. Il centrocampista della Roma, dopo i vari post polemici pubblicati tramite il proprio profilo social, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Gert Late Night”.

Nainggolan ha iniziato parlando di uno dei suoi primi incontri con l’allenatore della Nazionale: Quando Martínez venne a trovarmi a Roma, sentii che cercava un motivo per non convocarmi. Mi comunicò che nella Nazionale non avrei potuto fare quel che facevo nella Roma, mi disse anche che non aveva ancora deciso ma io avevo capito già tutto”.


Subito dopo l’esclusione, Martinez ha spiegato che quest’ultima era derivata da alcune scelte tattiche. Nainggolan ha voluto rispondere anche riguardo questo aspetto: “Sono anni che faccio bene in Serie A, credo che il campionato italiano sia uno dei più tattici al mondo. La realtà è che, io e lui, abbiamo avuto una relazione difficile fin dall’inizio. A casa per motivi tattici? Credo che il
campionato italiano sia la competizione più tattica di tutte. Per me deve essere importante la prestazione sul campo e
non lo stile di vita”.

Infine sul proprio comportamento: “Io sono fatto così, vincere è la cosa più
importante per me. Se avessi voluto essere un esempio per i giovani allora avrei fatto l’educatore, per me conta solamente vincere. Amo il calcio, mi diverto sempre quando faccio il mio lavoro. Ma tutto ciò che lo circonda, tutte le falsità mi hanno stancato. Non solo i manager:
ovunque si senta il profumo del denaro, le
persone vengono per annusarti. I parassiti sono sempre lì. Io e mia
moglie vediamo rapidamente se qualcuno è interessato solo ai soldi”.

Così Nainggolan mette la parole fine alla storia con la sua Nazionale: “Se arrivasse un nuovo allenatore in Nazionale? Rimarrei sulla mia decisione, per me è finita con i Red Devils. A volte è difficile, soprattutto perché posso essere visto anche negli spot pubblicitari. Fa male. Ma la guardo positivamente: quella non-selezione è una vacanza di tre settimane. La mia decisione è corretta”.