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Caso Nainggolan: dopo l’interrogatorio il belga è stato “rilasciato con condizioni”

Radja Nainggolan, centrocampista ex Cagliari (Imago)
Radja Nainggolan, centrocampista ex Cagliari (Imago)

L’ex calciatore di Roma e Inter (tra le altre) era stato arrestato lo scorso lunedì 27 gennaio con l’accusa di traffico di droga

Arrestato in Belgio poco più di 24 ore fa, con l’accusa di traffico di droga, Radja Nainggolan è ora formalmente indagato “per partecipazione a un’organizzazione criminale”. Dopo due interrogatori svolti nella giornata di oggi, 28 gennaio, il calciatore “è stato rilasciato con condizioni”.

“Si tratta di soldi che ha dato a persone che voleva aiutare finanziariamente perché è un uomo gioviale. Dobbiamo ora determinare se queste persone hanno utilizzato questi soldi illegalmente. Forse è stato ingenuo”, hanno dichiarato gli avvocati Mounir e Omar Souidi.

Ma cosa si intende esattamente per “rilascio con condizioni”? Nainggolan non potrà uscire dai confini del Belgio e dovrà rimanere a disposizione della Procura. Prima dei due incontri odierni con gli inquirenti, il centrocampista belga aveva passato la notte in cella.

“Mi aspetto che torni presto in campo con il Lokeren. Non è stato ancora incriminato. Il fatto che debba rispondere ad alcune domande non significa che abbia qualcosa a che fare con la vicenda. È stato interrogato ed è stato collaborativo, ora attendiamo il giudice. È un calciatore, non un criminale ed è molto toccato da tutto questo”, ha poi proseguito l’avvocato Mounir al termine dei due interrogatori. Ora, il Lokeren-Temse – club della seconda divisione belga con cui Nainggolan ha firmato un contratto la scorsa settimana – dovrà aspettare ulteriori novità da parte della giustizia.

Le parole del presidente del Lokeren: “Spero possa continuare a giocare con noi”

Intervistato dal quotidiano HLN, il presidente del Lokeren-Terme ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sul caso: “Non abbiamo ancora avuto modo di parlare con Radja dopo il suo rilascio su cauzione. Siamo felici che sia di nuovo libero, ma non conosciamo ancora le condizioni. Penso che vogliamo prima scoprirle rapidamente. Può ancora giocare a calcio sotto queste condizioni o no? Spero di sì, ma al momento non è ancora chiaro”.

“È evidente che dovremo incontrarci di nuovo per capire esattamente cosa sia successo. Ma non ci intrometteremo troppo. È una questione privata che non ha nulla a che fare con il club – ha poi proseguito il presidente –. Ho conosciuto Radja solo recentemente, voglio prima conoscere il dossier basandomi sui fatti. È un incidente molto mediatico, ma che non ha nulla a che fare con il Lokeren. Radja ha una carriera straordinaria alle spalle. E per quanto ne so, la sua carriera a Lokeren è iniziata solo una settimana fa. La giustizia sta facendo il suo lavoro e continuerà a farlo. Vedremo se Radja potrà effettivamente restare con noi, ma da parte nostra è più che benvenuto al club”.