Mourinho: “Da Abraham mi aspetto di più. Carles Perez non esce”
Le dichiarazioni dell’allenatore giallorosso alla vigilia della gara contro gli azzurri
Dopo le vittorie contro il Cagliari in campionato e contro il Lecce in Coppa Italia, la Roma cerca il terzo successo di fila e affronta l’Empoli al Castellani.
“Con il Lecce era mia la responsabilità”
“Prima di tutto un pensiero e un abbraccio alla famiglia del mister Di Marzio. Siamo con la famiglia”, esordisce così José Mourinho nella conferenza stampa di vigilia della gara contro l’Empoli. “La gara con la Juve è già lontana, abbiamo già parlato a sufficienza di quella situazione. Non ci dobbiamo nascondere con delle scuse, abbiamo parlato abbastanza di quella partita. Contro il Lecce la responsabilità principale era la mia. Ho cercato di spiegare che quando si pensa alla partita successiva anziché a quella che si deve giocare non si aiuta la squadra. Siamo abituati a giocare con due attaccanti o con un 10 dietro gli attaccanti e poi vai a giocare con 3 centrocampisti simili, la colpa è mia. Avevo consapevolezza dell’errore, ma per fortuna in panchina avevo giocatori che mi potevano aiutare a cambiare la gara”.
“Abraham non sta facendo male, ma può migliorare”
L’allenatore portoghese ha poi commentato il momento di Abraham: “Non sta facendo male, ha cambiato Paese e cultura e non è facile. I suoi numeri sono senza rigori e tanti pali che potevano essere gol. Però onestamente mi aspetto di più. C’è spazio per migliorare, non solo nei numeri, ma anche a livello qualitativo e nell’area di gioco. Ora giocando ogni partita e con le nostre esigenze, lavorando come sta lavorando a 24/25 anni, alla prima stagione in Italia sta facendo bene, ma mi aspetto sempre di più. Ma siamo tutti insieme, la crescita individuale va con quella della squadra”.
Sul mercato: “Magari ho sbagliato o mi hanno interpretato male quando ho detto che il mercato è chiuso. Mi aspetto qualcosa in più? No, però sì, il mercato è aperto. Le cessioni, dipende come pensate le cose. È un po’ strano, ogni volta che un giocatore va in panchina o gioca meno, la soluzione sembra sempre che partirà. Veretout ha fatto una panchina e già è in vendita. Perez ha giocato 45′ ed è in vendita. Non è così. I quattro che sono partiti facevano parte di un progetto diverso. La rosa che abbiamo adesso è la stessa che rimane fino a fine campionato. I quattro che sono usciti avevano pochissimi minuti, sono arrivati due giocatori che invece hanno giocato tantissimo e magari più degli altri quattro. Sergio ci dà un buon centrocampo. Maitland è una buona alternativa di Karsdorp e Vina. Sono contento perché li abbiamo presi già il 10 gennaio. Perez ha giocato titolare 8-9 partite, non esce”.