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Moura e un passato che fa paura: “Io, salvato da una vita da criminale”

“Grazie ai miei genitori ho capito la mia strada, ma il Brasile resta pericoloso”. Moura racconta il suo passato

Sono scappato dalla violenza. Il calcio mi ha salvato“. Quello di Lucas Moura sembra un passato remoto ma ha ancora le righe di quel vissuto sul suo volto. L’esterno offensivo del Tottenham, ex Paris Saint-Germain, sa bene quando il Brasile e quanto San Paolo possano essere pericolosi. Soprattutto se hai vissuto in uno dei quartieri più poveri della città. “C’erano le bande, le pistole, le droghe: sono scappato da una vita da criminale. Alcuni miei amici hanno scelto quella vita e sono in prigione, io ho giocato tanto a calcio per strada e ho scelto una strada diversa“.

Un sogno, prima di tutto. Moura racconta al giornale inglese Standard la sua difficile storia, che ha avuto il miglior epilogo possibile grazie “ai miei genitori. Volevo regalare loro un’altra vita, volevo realizzare il mio sogno e loro mi hanno educato nel modo giusto, senza mai lasciarmi andare fuori strada“. Sembra così lontano ora il Brasile, quella vita. “In Inghilterra, qui a Londra è tutto diverso: la sera puoi camminare per strada. Questa è vita. Non quella. I miei genitori ora stanno in una bella casa, che è però sempre in Brasile e sempre a San Paolo. E io sono preoccupato: lì è pericoloso“.

Il passato lo spaventa, non il futuro. La sfida di aver lasciato il PSG per il Tottenham lo scorso gennaio, quando lo aveva cercato anche il Napoli, è stata vinta. “Dopo tanti trofei vinti in Francia, penso che venire qui sia stata la scelta giusta” dice Moura. “Londra poi è una città fantastica, le persone sono belle. Da Parigi sono passato qui, un altro posto meraviglioso. Questo, sì, è un dono di Dio“.