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Bologna, Motta: “Prima la Champions, poi il futuro”

Le parole di Thiago Motta in conferenza stampa in vista di Napoli-Bologna

Dopo il pareggio di Torino, il Bologna si prepara a tornare in in campo in trasferta per affrontare il Napoli. A due giorni dall’incontro, in programma sabato alle 18, l’allenatore rossoblù Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa.

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Napoli-Bologna, la conferenza stampa di Thiago Motta

In caso di vittoria al Maradona e pareggio o sconfitta della Roma a Bergamo domenica, la squadra di Thiago Motta centrerebbe aritmeticamente la qualificazione in Champions League. Perché no? Siccome già abbiamo scritto la storia in questo club, adesso c’è questo obiettivo. Senza nessuna pressione perché non era nei piani, però andare in Champions è un obiettivo che vogliamo raggiungere.

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L’allenatore ha poi commentato l’importanza della partita: È importante come tutte le altre che abbiamo affrontato. Tutte le partite sono importanti, la prossima di più, perché bisogna prepararsi come fatto questa settimana molto bene, per affrontare una squadra forte del nostro campionato che l’anno scorso ha vinto lo scudetto, in cui sono rimasti tutti i giocatori che hanno fatto una stagione di grandissimo livello. Sappiamo che affronteremo una squadra forte, dobbiamo essere pronti a difenderci molto bene e a utilizzare molto bene la palla quando la recuperiamo.

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In questo finale di stagione il Bologna ha il vantaggio di non avere la pressione che invece pesa su altre squadre: Noi arriviamo molto, molto bene. Arriviamo liberi di testa e freschi di gamba, con ragazzi giovani che a prescindere da come finirà hanno fatto già una stagione fantastica. Tante altre stanno lì, lottando con questo obiettivo di andare in Champions, giustamente con una grande ossessione già a inizio di stagione, cosa che non avevamo noi all’inizio di questa corsa. Se esiste una pressione è per le altre squadre, non per noi.

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Motta: “Ndoye non deve avere pressione, Spalletti va ascoltato per prendere spunti”

Motta si è poi soffermato su Ndoye: Quanto più uno pensa che gli manchi solo il gol, tanto più gli mettiamo pressione e più è difficile che arriverà. Penso che le cose arrivino naturalmente, è un ragazzo che lavora molto bene, che aiuta tantissimo sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Mi ricordo tante volte che è stato decisivo in una partita anche se non ha fatto gol e vado su una singola partita di Coppa Italia contro l’Inter. Anche lì, facendo una grande azione, ma come è entrato in partita, per cambiarla. E oggi non cambia niente, lui deve continuare a lavorare come ha sempre fatto, avere fiducia in sé stesso e la stessa fiducia che abbiamo tutti noi in lui. Un giocatore in più, che ha aiutato e che sicuramente aiuterà fino alla fine della stagione. Spero che possa segnare, perché è importante per gli attaccanti, ma senza dimenticare tutte le altre che un giocatore di calcio deve fare e che lui fa molto bene.

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L’allenatore ha poi parlato delle condizione di Soumaoro: “Mentalmente sta andando sul campo e sta partecipando gradualmente con i suoi compagni. Lo trovo molto bene, con il sorriso, che è la cosa più importante. Come sempre è un grande professionista, lavora sempre al massimo, molto serio e concentrato su quello che fa. Piano piano rietnrando in squadra speriamo che possa ritrovare il suo livello di prima”.

Su quanto detto a Spalletti nella giornata di mercoledì: Niente in particolare, parliamo di calcio, dei ragazzi che stanno qui e che hanno la possibilità di andare un giorno in Nazionale. Abbiamo parlato tantissimo di calcio, ho ascoltato tantissimo, perché è un allenatore che ha fatto una grande carriera. Penso che sia importante ascoltare e soprattutto essere molto attenti per prendere degli spunti e capire come uno arriva a stare tanto tempo ad alto livello come ha fatto lui. Sono molto contento che sia venuto da noi e ha fatto questa visita, penso e spero che lo sia stato anche lui. È stata una bellissima giornata.

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Motta: “Ancelotti è unico, ottiene il massimo dai giocatori senza mettere tensione”

Dopodiché Motta ha risposto a una domanda sull’importanza dei tifosi: “I nostri tifosi hanno sempre trasmesso quest’energia. I miei ragazzi quando non vincono sono sempre arrabbiati ed è giusto che sia così, ma sempre con la testa alta. Se vedo un ragazzo con la testa bassa lo riprendo, perché di tutto quello che hanno fatto i tifosi sono già molto grati. L’arrabbiatura ci sta, però abbiamo fatto una buona prestazione contro una squadra (il Torino, ndr) che in casa è molto difficile da affrontare. I ragazzi hanno fatto un’ottima prestazione, sì arrabbiati per non aver vinto, però allo stesso tempo come sempre soddisfatti di essere stati in campo come guerrieri, di aver dato il massimo e lottato fino alla fine. Alla fine il pubblico, la nostra gente, aiuta sempre con questa energia in più e sarà così fino alla fine della stagione. Non ho nessun dubbio, perché la nostra gente sa perfettamente cosa hanno fatto questi ragazzi per tutta la stagione, che è qualcosa di fantastico e storico”.

Nessuna novità sul futuro: Da parte mia non ci sono novità, quando ci saranno ne parleremo. Testa al Napoli adesso”.

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Infine l’allenatore del Bologna ha parlato della partita di mercoledì fra Real Madrid e Bayern Monaco e di Ancelotti: “Carlo l’ho avuto come allenatore, riesce ad avere il massimo dai suoi giocatori, a responsabilizzarli sulle situazioni di gioco. Però questa è una cosa sua, se uno lo vuole copiare, che sia io o un altro, posso assicurarvi che è impossibile. È impossibile essere come lui, in grado di responsabilizzare, ma anche di togliere la tensione prima di partite importanti. Io sono convinto che la tiene tutta lui, però riesce a non trasmetterla ai suoi giocatori.