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#MothersDay, quando il gol è dedicato a te… mamma!

La mamma è sempre la mamma. Anche se sei un duro di professione, uno di quei calciatori che ogni giornata ringhia in campo, un lato tenero può uscire nei momenti più belli. Oggi in Inghilterra, Irlanda e Nigeria si è festeggiato il MothersDay, la festa della mamma. E il mondo del calcio non è rimasto insensibile di fronte a questa ricorrenza: in Premier League e nel campionato irlandese si sono svolte molte iniziative, più e meno social, volte a festeggiare insieme ai tifosi e alle loro mamme questo giorno. Un invito speciale allo stadio, un ricordo legato ad una partita vista insieme a quella che è la prima donna di ogni individuo. Anche i calciatori hanno pubblicamente augurato un Happy Mothers Day alle proprie madri e qualcuno anche alla moglie o alla compagna, mamma di una o più creature avute insieme. Insomma, non sarà una festa comandata ma di certo è una data che sul calendario non passa inosservata.
Ma la mamma non viene celebrata solo in questo giorno. Sono tanti i casi di giocatori che hanno dedicato proprio a lei il momento più bello di una loro partita: il gol.

Mario Balotelli sorprese tutti, in positivo, quando agli Europei del 2012, in semifinale contro la Germania, segnò un gol pesantissimo e per festeggiare scelse sua mamma. Lei era lì, in tribuna, ma soprattutto c’è sempre stata per Mario; e sarà anche la madre adottiva ma un figlio è di chi lo cresce, Balo non lo dimentica e quell’abbraccio pieno, a occhi chiusi, e qualche lacrima fa capire tanto. Dopo Balotelli è stato il turno di Pastore, quando vestiva la maglia del Palermo, che in occasione della rete contro il Bologna ha festeggiato pensando a mamma Patricia, lei che quando Javier lasciò l’Argentina gli disse: “L’importante è che tu sia felice”; e prima ancora, nel derby di Cordoba, dopo un gol ha mostrato una maglia con su scritto “feliz cumple mama”, e ancora durante Huracan-Lanus invece è proprio andato in tribuna ad abbracciarla. Anche un altro giocatore rosanero, Franco Vazquez, dopo aver battuto il Bologna (sì, la stessa squadra alla quale segnò anche Pastore quando dedicò il gol alla mamma) 1-0 proprio grazie ad un suo gol ha pensato a sua madre: “Dedico il gol a mia mamma. Questa rete è per lei”.

Cuore di mamma lo è stato anche Gonzalo Higuain, sempre in questa stagione e nello stesso giorno di Vazquez. Coincidenza? Niente affatto. Era il 18 ottobre ed è in questo giorno che in Argentina si festeggia la festa della mamma: “Dedico il gol a mia madre e a tutte le mamme del mondo”, le parole di un emozionato Pipita. Se ci spostiamo in Serie B, anche qui troviamo esultanze con pensiero alla mamma: Riccardo Maniero, dopo la rete al Cesena, è corso verso la telecamera, e si è rivolto a mamma Daniela che da casa lo stava guardando come ogni partita. Non se l’aspettava, si è emozionata come solo una mamma può, è rimasta di stucco e piena di felicità… e vicino a lei il marito, il papà di Riccardo, con le lacrime agli occhi. Emozioni lontane di chi invece è sempre vicino, almeno col cuore. Come Nicola Petrilli, protagonista di un’altra bella dedica: gol alla Pro Piacenza tutto per sua madre, un esempio per lui.

Belle storie, aneddoti in rosa, manifestazioni di amore di figli perchè ogni giornata è buona per un pensiero alla mamma e per dedicarle qualcosa di bello. E se da parte di un calciatore non è un fiore… sarà un gol.