Moscardelli, doppietta e standing ovation: “Mi sono commosso”
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Un volo nel freddo siciliano. A 39 anni, nove e mezzo dopo l’ultimo gol in B. Moscardelli segna due volte, una in rovesciata, e uscendo dal campo riceve la standing ovation dei tifosi del Trapani. Il suo Pisa vince 3-1, gli applausi sono tutti per lui. “La standing ovation uscendo dal campo mi ha commosso. Queste sono le più grandi soddisfazioni che un giocatore può ricevere” afferma ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com.
Davide Moscardelli è il più anziano in campo: il portiere del Trapani, Marco Carnesecchi, potrebbe essere suo figlio. Ma i colpi di genio non hanno età.
Questo avviene al minuto 18, col Pisa già avanti di un gol: cross in mezzo di Marin, Moscardelli guarda la palla e capisce che può metterla dentro solo in un modo. Si lancia in una rovesciata e spiazza il giovane portiere. Un eurogol che gela un già freddissimo pubblico trapanese. La nuova coppia di centrali di difesa del Trapani non può nulla. La palla entra e tifosi siciliani abbozzano anche un applauso, di quelli che si tributano ai grandi campioni, che siano della propria squadra o meno poco importa.
Il secondo gol invece è da bomber d’esperienza: aspetta il momento giusto e di testa punisce il Trapani, chiudendo la gara 1 a 3. Una carriera in giro per l’Italia e una popolarità sui social che, però, non l’ha mai deconcentrato. E il segreto è tutto nella sua battuta: “Quando si fanno determinate giocate cerco di pensare il meno possibile, è tutto istinto”.
Le emozioni si moltiplicano quando abbandona il campo e anche il pubblico siciliano si scioglie: “C’è sempre la voglia di dimostrare, più a me stesso che agli altri, il proprio valore. Giornate come questa danno fiducia per continuare ancora alla grande”. Una stagione iniziata sottotono, con 7 panchine a causa di un fastidioso infortunio. Con i problemi fisici di Marconi, out per un problema al menisco, sarà proprio lui a reggere da solo l'attacco toscano. Un’altra sfida per un ragazzino di 39 anni capace di segnare ancora gol alla CR7.
A cura di Francesco Tarantino