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Il carisma di Bocchetti e il riscatto di Ciurria e Maldini: Monza torna a sorridere

Prima vittoria in Serie A da allenatore per Salvatore Bocchetti.

Mezze maniche nonostante il freddo polare, nemmeno un minuto nell’ area tecnica per dare indicazioni ai suoi ed esultanza sfrenata come fosse ancora un calciatore. La prima vittoria stagionale in casa è stata la vittoria di Salvatore Bocchetti.

Primi tre punti da capo allenatore in Serie A per l’ex allenatore dell’Hellas Verona, scelto da Adriano Galliani per sostituire a stagione in corso Alessandro Nesta. Un successo che rilancia l’obiettivo salvezza per i biancorossi, scossi in settimana dalla lettera di Adriano Galliani.

Il vice presidente esecutivo dei biancorossi, tramite un messaggio rivolto ai calciatori, aveva parlato così del momento negativo che stava attraversando il Monza: “50 anni di calcio mi hanno insegnato che le parole, soprattutto quando si va male, non servono a nulla, per cui nessuna parola, ma obiettivo da raggiungere. Voi, e ripeto Voi, nel girone di andata dello scorso campionato siete stati in grado di conquistare 25 punti. Questo è quello che dobbiamo fare nel girone di ritorno di quest’anno”.

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A regalare i primi tre punti stagionali all’U-Power Stadium sono stati Patrick Ciurria, che non segnava in Serie A dal 19 maggio 2023 contro il Sassuolo, e Daniel Maldini, al rientro da titolare dopo il match del “Tardini” contro il Parma.

La prova del nove

Salvatore Bocchetti ha atteso tanto per ottenere tre punti. La prima vittoria da capo allenatore in Serie A è arrivata alla nona partita.

Sei delle precedenti otto sconfitte erano arrivate alla guida dell’Hellas Verona nella stagione 2022-23, poi terminata con la salvezza insieme a Zaffaroni.

Daniel Maldini – IMAGO

Bocchetti style

Monza-Fiorentina, però, è stata la sua partita. Bocchetti è stato il dodicesimo uomo in campo per il Monza, dando indicazioni durante tutti i 90 minuti e sempre al di fuori dell’area tecnica.

Al gol del 2-0 firmato da Maldini è partito in una corsa sfrenata per esultare insieme alla squadra sotto la curva. Il tutto poi sfidando il freddo invernale con le mezze maniche, metafora di una vittoria, la prima, che voleva a tutti i costi.