A Monza “la vita l’è bela”: il sogno A è più vivo che mai
Andrea Monforte 30 Aprile 2022Netta vittoria del Monza contro il Benevento nel segno di Dany Mota: Cremonese scavalcata, la A si avvicina

Monza attento, Benevento sotto tono
Se il rendimento di Dany Mota migliora rispetto alle ultime uscite, il merito è anche di Stroppa, che sceglie una formazione più offensiva, con Gytkjaer e Ciurria a supporto e un Pedro Pereira scatenato sulla fascia destra. Il Monza prende il sopravvento fin dall’inizio: sono almeno 4 le grandi occasioni nei primi dieci minuti, e il migliore in campo è il portiere ospite Paleari. Stroppa si tocca nervosamente i capelli: nell’aria sente l’odore della beffa. Ma a colpire è l’attenzione che i padroni di casa mettono in ogni circostanza: Machìn è tra i migliori, come contro il Brescia, gli esterni si sacrificano in raddoppio, Mazzitelli non fa rimpiangere l’assenza di Valoti. Dall’altro lato, il Benevento sembra aver staccato la spina dopo i dieci minuti finali contro la Ternana: nemmeno il ritiro a Novarello è stato sufficiente per dare alla squadra di Caserta la carica giusta per tentare l’assalto alla promozione diretta.
Gytkjaer, il vichingo che scalda l’UPower Stadium
Non passano nemmeno 4 minuti dal gol di Mota e l’arbitro Di Bello assegna un rigore per un tocco di mano all’ingresso in area. Dal dischetto realizza Christian Gytkjaer, il vichingo che ha scaldato il cuore dei monzesi, da sempre uno dei più acclamati dalla gradinata. La prima stagione in Italia non è stata entusiasmante, tutt’altro, ma i tifosi hanno cominciato subito ad amarlo per la sua generosità. Quest’anno, con 9 gol, è il terzo miglior marcatore dietro a Valoti e Dany Mota.

A Monza si sogna
I tifosi del Benevento, tutt’altro che fiaccati dalla lunga trasferta, non smettono nemmeno un attimo di innneggiare alla “Strega“. Ma il palcoscenico è tutto per quelli del Monza. A fine partita l’UPower Stadium si colora di sciarpe e palloncini. Ci sono cori e applausi anche per Barberis, autore dell’errore contro il Frosinone: sono 8000 pacche sulla stessa spalla. Spunta il sole: ma nessuno lo legge come un “segno”, la scaramanzia prevale per tutti o quasi, dato che lo speaker annuncia che “il sogno si sta per avverare“. Poi tutto torna al suo posto, cala il silenzio: c’è da risparmiare le energie per la trasferta di Perugia. Perché, come ripetono qui, “non succede, ma se succede…“