Montella, il Milan e Ronaldo: “Sì, ne abbiamo parlato”
C'è la Juventus da affrontare sabato. Giornata complicatissima. E fra una settimana c'è pure la semifinale di Coppa Italia contro l'Atalanta. Sette giorni importantissimi per la Fiorentina del nuovo-vecchio Montella, che in conferenza stampa presenta con un giorno di anticipo rispetto al consueto la partita di campionato di sabato prossimo. "È il momento in cui io devo dare di più ai giocatori che viceversa: stiamo lavorando sulle conoscenze. E dobbiamo pensare a due partite difficili. Sabato ci aspettiamo una squadta feroce. La Champions insegna che il calcio è incredibile, per ottenere i risultati dell’Ajax serve pazienza, iniziando a lavorare dal settore giovanile. Non vince il metodo, servono anche i giocatori ma serve costruire una propria identità. Le squadre vincenti si costruiscono nel tempo, nella crescita ti accorgi cosa è adatto e non è adatto. Qui’ c’è voglia di costruire e avere una propria identità”.
Che parte dai giovani e da alcune potenziali bandiere. Come chi? Chiesa, per esempio: "Un calciatore moderno, straordinario. Può giocare nelle migliori d'Europa, ma è un nostro calciatore. Magari quando finirà il ciclo di partite che abbiamo parleremo con la società anche di mercato. Fisicamente, ripeto è un calciatore moderno, ha avuto un calo ma sapere d’interessare a molti club europei aiuta il fisico a recuperare prima”.
Si parla anche di passato ("Bernardeschi? Me lo ricordo bene…"), di futuro ("Coppa Italia? Troppo importante per noi per pensare al turnover") ma anhce di retroscena. Clamorosi. "C'è stata la possibilità che allenassi Cristiano Ronaldo. Ne parlammo quando ero al Milan, ma non ci ho mai creduto realmente. Lui o Messi? È una bella lotta. Cristiano è incredibile per come lavora, è un punto di riferimento in tutto. Messi ha un talento fuori dal normale. Non tutti hanno questa sua fortuna".