Mondiali di calcio 2030, al centro della candidatura la sostenibilità sociale ed ambientale
Formalizzato l’impegno per una strategia di sostenibilità per il Mondiale 2030
Il Mondiale di calcio 2030 sarà la prima edizione nella storia (in occasione anche del centenario dalla nascita del torneo) a essere ospitata in due continenti diversi.
Candidatura Mondiale 2030: progetto di sostenibilità umana e ambientale
La candidatura di quattro paesi per il primo Mondiale di calcio ospitato in due continenti diversi, Europa e Africa, mette al centro del progetto la sostenibilità umana ed ambientale.
Ispirata dal manifesto pubblicato nel settembre del 2022 dal Comitato Olimpico Spagnolo, il più avanzato al mondo sul tema, l’iniziativa è in linea con gli obiettivi dell’agenda Onu per lo sviluppo sostenibile nei prossimi anni.
In un incontro congiunto tenutosi a Madrid, le Federazioni calcistiche di Spagna e Portogallo che puntano ad organizzare il Mondiale 2030 insieme a Ucraina e Marocco, hanno formalizzato l’impegno per una strategia di sostenibilità che dovrà andare oltre i criteri stabiliti dalla FIFA, dando vita ad un modello che possa segnare un prima e un dopo nell’organizzazione non solo dei futuri grandi eventi calcistici, ma dello sport in assoluto.