I fratelli Williams al Mondiale con due nazionali diverse: “Ciò che facciamo è per i nostri genitori”
Nico e Iñaki Williams parteciperanno al Mondiale di Qatar con Spagna e Ghana
Il Mondiale di Qatar 2022 è ormai alle porte. La competizione avrà il via il 20 novembre, con la sfida tra Qatar ed Ecuador (QUI il calendario completo). Oltre a essere il primo mondiale invernale della storia, sarà anche il primo a vedere due fratelli, nati dagli stessi genitori che giocheranno con due nazionali diverse (i Boateng, Jerome e Kevin-Prince, che si sfidarono in Brasile nel 2014, condividono solo il padre): si tratta di Nico e Iñaki Williams, giocatori dell’Athletic Bilbao, andranno in Qatar rappresentando la Spagna (Nico) e il Ghana (Iñaki), rispettivamente il Paese dove sono nati e cresciuti, e quello di origine dei genitori. I due fratelli, prima di partire con le rispettive nazionali, hanno rilasciato un’intervista a MARCA.
I fratelli Williams: “Vogliamo restituire ai nostri genitori ciò che loro hanno fatto per noi”
Due fratelli al mondiale con squadre diverse, dopo i Boateng, è il turno degli Williams. I due, compagni nell’Athletic Bilbao, hanno ricevuto la notizia proprio poco prima di un allenamento: “Poco prima di iniziare l’allenamento, arrivl il delegato verso di noi sorridendo, dandoci la notizia. Stiamo compiendo sogni che non avremmo potuto neanche immaginare fino a poco tempo fa“. Una gioia immensa, soprattutto per i genitori. “Dico sempre che ciò che facciamo è per i nostri genitori, per quello che hanno fatto. Per noi, è come una maniera di restituire in qualche modo il loro sacrificio, vedere che i figli stanno compiendo i propri sogni”, esordice Iñaki, “Ho chiamato nostra madre, si trovava in Ghana con la famiglia: era molto contenta e orgogliosa di noi”, ha proseguito Nico.
Iñaki, il maggiore, classe 1994, dopo avere vestito per 17 volte la maglia della Spagna nell’under-21, oltre a una in quella maggiore, in un’amichevole contro la Boscia ed Erzegovina, questa estate ha deciso di vestire la maglia del Ghana, Paese di provenienza dei genitori. Una decisione, che il giocatore ha spiegato così: “Ho 28 anni, ho debuttato con la Spagna con Del Bosque prima di Euro 2016, ma poi non ho avuto continuità. Il presidente della Federazione del Ghana e l’allenatore mi proposero di unirmi a loro prima della qualificaizone al Mondiale”. Decisiva, per la sua decisione, una conversazione con il nonno: “In estate ho parlato con mio nonno. Ha 90 anni, ha lavorato molto nella sua vita, e mi ha detto che gli sarebbe piaciuto molto vedermi al Mondiale col Ghana e portarlo il più alto possibile. Si merita di vedermi rappresentare il paese dei miei genitori, del mio sangue“.
Il minore dei fratelli, invece, Nico, è nato nel 2002, e sta vivendo la stagione della sua esplosione con l’Atlhetic Bilbao, al punto di fargli valere la chiamata di Luis Enrique: “La notte prima della convocazione non mi sono riuscito ad addormentare prima delle quattro”. Nico si andrà così a unire a una Spagna molto giovane al Mondiale, assieme ai coetanei Pedri, Yeremi Pino e Ansu Fati, oltre a Gavi (2004). Una volta arrivata la chiamata, il fratello maggiore, confessa, gli ha detto di stare tranquillo e di divertirsi.