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Infantino: “Mondiale biennale, benefici tangibili. Prestigio non dipende dalla frequenza”

Le parole di Gianni Infantino in occasione del FIFA Global Summit

“La gente magari cambierà idea. Ci sono tante voci contro ma anche molte a favore: la FIFA parla per tutto il mondo e dobbiamo cercare di combinare questi punti di vista”. Così è intervenuto Gianni Infantino in occasione del FIFA Global Summit a proposito del progetto di un Mondial Biennale. 

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Il numero uno della FIFA non sembra avere dubbi sulla bontà della proposta: Il mondiale biennale è solo una parte del progetto che abbiamo per il futuro del calcio. In alcuni Paesi si preferisce un mondiale ogni quattro anni, perché tanto i migliori giocatori si vedono ogni settimana. In altri Paesi, questo non succede”.

“Il mio lavoro è trovare soluzione comune. Più grande è la torta, più fette ci sono”

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“Il sondaggio svolto su oltre 100 mila tifosi in 140 Paesi ha dimostrato che la generazione più giovane vuole Mondiali più frequenti ha spiegato Infantino. Il mio lavoro è quello di cercare di lavorare con tutti, considerare tutte le opinioni, pensare cosa è giusto per il calcio e vedere come possiamo muoverci per chiudere il gap che esiste a livello mondiale. Dobbiamo pensare a come possiamo arrivare a una soluzione che faccia del bene a tutti, senza creare problemi a nessuno”.  

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E a chi teme che un trofeo così prestigioso possa perdere di valore se giocato con più frequenza, Infantino risponde: “Voglio chiarire che il prestigio di una competizione come il mondiale non dipende dalla sua frequenza. Altrimenti tanto vale giocarlo ogni quaranta anni. Un mondiale è prestigioso per la qualità che offre e l’impatto che ha a livello mondiale. Per il fatto che lo seguano quattro miliardi di persone. Gli studi che abbiamo commissionato dimostrano che non ci sarebbe nessun problema per il mondiale. Non ci sarebbe solo un impatto positivo a livello economico: l’intero ecosistema del calcio riceverebbe benefici chiari e tangibili”