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Monaco, Glik: “Falcao e Mbappè come Higuain e Dybala. La Juventus? E’ favorita”

Il countdown sta quasi per scadere, la musichetta comincia ad avvertirsi in sottofondo e le emozioni non possono far altro che affiorare. La Champions League è pronta ad entrare nel vivo con le due semifinali che andranno in scenda proprio in questa settimana. Domani tocca al derby di Madrid aprire le gare di andata, che ci concluderanno poi mercoledì con uno straordinario Monaco-Juventus. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Kamil Glik ha analizzato la sfida con i bianconeri, svelando i segreti del Monaco e del proprio astro nascente Mbappè.

“Ho scelto il Monaco anche perché il mio sogno è sempre stato giocare la Champions e arrivare in semifinale alla prima stagione non è male. Abbiamo giocato tanto, siamo partiti dai preliminari in Europa e in Francia siamo arrivati in fondo a due coppe. Ma le vittorie aiutano a recuperare più in fretta. La sfida con la Juventus sarà complicata, credo che per noi sia importante la fase offensiva, non si fanno 150 gol per caso, per la Juve sarà fondamentale l’organizzazione. Se neppure il Barça ha segnato in due partite significa che anche per noi sarà difficile. La nostra squadra sa attaccare e ovviamente giocando così rischiamo qualcosa, ma i risultati per ora pagano, quindi va bene. La Juventus è favorita, quindi può decidere di attaccare subito oppure aspettarci, almeno a casa nostra. E’ una squadra temibile che, secondo me, si è presentata meglio di tutte. E’ favorita di certo per vincere il campionato, in Champions forse la prima favorita in mezzo a squadre forti. Difende bene, ha grandi attaccanti. E’ equilibrata. Noi dobbiamo preparare questa partita in modo da fare gol e non prenderne”.

La Juventus per Glik non è un’avversaria come le altre, il difensore ex Torino non può negarlo: “Con il Toro ho passato 5 anni bellissimi, sarà senza dubbio un match particolare per me. La foto postata dopo il sorteggio? Era soltanto un modo per ricordare i miei anni al Toro. Ricordi belli, al 95%. Non volevo caricare la partita. Voleva essere una cosa simpatica. Belotti? Sapevo che era forte, si è confermato in questa stagione. Ha segnato tanti gol ed è logico che in Europa si parli di lui”.

Il Torino ha il Gallo, il Monaco invece Mbappé: “Se fai questi numeri a 18 anni non è un caso. Puoi indovinare per caso cinque-sei partite, non venti. Ve lo descrivo dicendo che è un bravo ragazzo e questo, in un momento in cui tutti parlano tanto di lui, è la cosa più importante. E’ sempre calmo e con i piedi per terra. Insieme a Falcao, che è tornato ai suoi livelli, i numeri dicono che loro due sono come Higuain e Dybala. A me però non piace mai paragonare giocatori che sono completamente diversi fra loro. Però se arrivano a queste cifre di gol vuol dire che sono forti. Noi come il Leicester? Il Monaco gioca sempre per vincere il campionato, quindi il paragone con il Leicester mi pare un po’ eccessivo. In Champions magari ci sta. Per ora”.