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Mirabelli: “Nessuno vuole lasciare il Milan. Suso-Inter? No categorico”

Le parole del ds del Milan, Massimilano Mirabelli, in conferenza stampa alla presentazione dell’inizio della nuova stagione dei rossoneri:

“Dobbiamo pensare positivo, prima di pensare a quello che potrà avvenire dobbiamo pensare al gruppo più giovane della serie A: Gattuso non immaginate nemmeno le difficoltà che ha dovuto superare, con questo gruppo è arrivato terzo dal momento in cui è giunto in panchina. Abbiamo la possibilità di fare iniziare questo gruppo dal primo giorno con i metodi di Gattuso, rispetto a chi vede negativo io vedo molto positivo per la prossima stagione: non guardo a ciò che succede sopra ma al campo, nessuno ci ha detto di voler andare via e sono molto positivo per il prossimo futuro. Più che guardare quello che fanno gli altri dobbiamo vedere quello che dobbiamo fare noi, il mercato è importante ma è il campo a dover dire tutto”.

“Ristrutturazione dell’organico della società? È normale che arriva un proprietario nuovo ed è normale che si sia pensato al fare una nuova squadra dirigenziale, mi sembra una cosa abbastanza fisiologica”.

Perdere un top player? Nessuno dei giocatori e degli agenti è venuto a dirci che qualcuno vuole lasciare il Milan. Siamo in una fase in cui dovremmo capire, in base ai parametri e a ciò che ci è accaduto, che tipo di mercato fare. Dovremo fare un mercato a saldo zero, abbiamo idee sia in entrata che in uscita: non dobbiamo fare per forza cessioni importanti, a meno che qualcuno non ci chieda di andare via”.

Suso-Inter? Per quanto mi riguarda, i procuratori possono parlare, non so se con l’Inter o con chi. Escludo categoricamente che Suso possa andare all’Inter, ha una clausola per l’estero e ha detto di voler restare al Milan più volte: escludo Suso possa andare all’Inter”.

“Normale che l’Europa League comporti, se la fai o non la fai, più o meno entrate: l’abbiamo conquistata sul campo e speriamo non ci venga tolta, qualcosa cambia sul mercato inevitabilmente. Se ti viene a mancare l’Europa League devi inventarti qualcosa in più”.



“Non andiamo a svendere i nostri giocatori. Tanti sono cercati da altre società, il mister conosce tutto abbastanza bene: nel momento in cui c’è qualche trattativa più avanzata lo chiamerò e gli dirò se vuole rinunciare a determinati giocatori”.

Sappiamo benissimo quali sono le idee del mister, ma il nostro lavoro è preparare più alternative, sperando poi che arrivi il tempo in cui si possono chiudere le nostre prime scelte. Ne abbiamo a decine. Per noi Halilovic è una piccola scommessa, lo daremo a Rino per vedere cosa ci restituisce di questo grande talento che si è perso”.

Chi arriva dev’essere un giocatore importante, altrimenti rimaniamo come stiamo. La cosa fondamentale è che sia nei ruoli che nella scelta che proporremo ogni inserimento sarà concordato con Rino. Nè io nè voi credo che ci immaginassimo una situazione così a livello societario, se avessimo avuto una situazione più calma sarebbe stato diverso, ma questa non deve essere un alibi. Dobbiamo fare il meglio possibile per questa maglia e questa società. Non vogliamo fare percorsi diversi che non siano percorsi importanti”.

“Punto rinnovi? Dei ragazzi che dobbiamo rinnovare ce n’è rimasto soltanto uno del settore giovanile, gli altri hanno contratti abbastanza lunghi e nei mesi successivi ci siederemo per tenere giocatori come Bonaventura ad esempio. Morata-Immobile? Non abbiamo mai fatto nomi per non illudere nessuno, nel momento in cui uscirà qualche attaccante dovremo pensare che chi entra sarà superiore e funzionale al gioco di Rino. Abbiamo la consapevolezza di conoscere quelle che sono le dinamiche, dobbiamo stare con i piedi per terra ora e i tifosi devono sapere che qui c’è chi lavora h24 per il bene del Milan”.