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Bundesliga, minacciato l’arbitro di Bochum-Dortmund: ora è sotto scorta

Dopo non aver concesso un rigore al Borussia Dortmund, l’arbitro Sascha Stegemann ha ricevuto alcune minacce

Era un fallo da fischiare“. Ad ammettere l’errore è lo stesso Sascha Stegemann, arbitro di Bochum-Borussia Dortmund, partita giocata lo scorso venerdì 28 aprile. La partita si è conclusa 1-1, ma al termine della gara sono arrivate le proteste da parte della squadra di Terzic per un mancato rigore concesso.  

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Come detto, al termine del match l’arbitro ha ammesso il proprio errore. In Germania, infatti, i direttori di gara possono rilasciare interviste, a differenza di quanto accade in Italia. Nonostante l’ammissione di colpa, i tifosi del Borussia Dortmund e gli appassionati della Bundesliga non hanno perdonato l’arbitro e il mancato intervento del VAR. 

Stegemann: “Ho ricevuto minacce concrete, ora ho la scorta”

La principale accusa rivolta nei confronti di Stegemann è di voler aiutare il Bayern: grazie alla mancata vittoria del Borussia, la squadra di Tuchel è infatti riuscita a tornare in testa alla Bundesliga. (Leggi QUI la situazione per la lotta al titolo in Bundesliga).

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Il giorno dopo della partita, l’arbitro ha dichiarato di non essere riuscito a dormire e di comprendere il dispiacere e l’emozione della gente. Nella giornata di ieri (domenica 30 aprile), ospite di una trasmissione sportiva a Monaco, il direttore di gara ha però anche rivelato di aver ricevuto alcune minacce: Ho ricevuto concrete minacce, fatti spiacevoli che mi hanno portato a sporgere una denuncia. Ora ho una scorta da parte della Polizia“. Anche alla trasmissione, infatti, Stegemann è stato accompagnato da alcuni agenti in borghese della scorta.  

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In merito a quanto accaduto, si è espresso l’amministratore delegato del Borussia Dortmund Aki Watzke (che è anche l’ad della Bundesliga): “Le minacce non saranno tollerate”. Alle sue parole, si sono aggiunte anche quelle dell’amministratore delegato dello Stoccarda Wehrle: “Non è possibile che un arbitro e la sua famiglia ricevano minacce di morte che la Polizia prende sul serio. Dobbiamo chiedere alla DFB e alla Uefa di proteggere un po’ gli arbitri”.