Milito, l’Inter, la notte di Madrid e quando Moratti allontanó il Real: il retroscena
Indelebile, indimenticabile. Oggi saluta il calcio giocato con tutti i suoi amici, compagni, fratelli di una vita. Ma quella notte del 22 maggio 2010 ha messo Diego Milito al centro del mondo: il Principe riconsegna all’Inter la Champions League, due gol al Bayern Monaco, una finale vinta da leader al Bernabéu. Ricordo dolce per gli interisti, impossibile da cancellare per Milito che lo ricorda sempre con gioia. Eppure, quel 22 maggio subito dopo la gara, ancora sul campo e con le lacrime agli occhi, un emozionato Milito ha gelato la tifoseria nerazzurra: “Bisogna vedere cosa succederà, non so se resto all’Inter, vediamo, c’è un’offerta importante. Intanto godiamoci questa vittoria”, il Principe dei sogni fa tremare tutti.
Quasi stenta a crederci anche Massimo Moratti, che a Madrid col Triplete realizza il suo desiderio più grande. E non vuole rovinare alcuna festa, sapendo di aver già perso José Mourinho che salirà sull’auto del Real Madrid. Che pensava proprio al Principe per rinforzare l’attacco. Il presidente tranquillizza subito Milito, non vuole perdere il giocatore simbolo della sua era, quell’eroe del popolo nerazzurro. E a neanche 48 ore dalla vittoria della Champions, chiama il Principe: promessa di nuovo contratto e progetto ancora con Diego al centro, Milito sceglie ancora l’Inter e l’amore della sua gente rispetto alla proposta allettante del Real Madrid.
“Sbagliai quella sera a dire quelle cose, ma sono stato sincero. E ho scelto l’Inter, ancora”, parola di Milito. E un Massimo Moratti raggiante che sussurrava a chi gli è sempre stato vicino: “Non potevo lasciar andare Diego, questione di riconoscenza“. E di un legame speciale tra Milito e l’Inter, ancora fortissimo oggi. Il Principe smette, il legame col popolo nerazzurro mai…