Questo sito contribuisce all'audience di

Milan, Suso: “Se Fassone avesse voluto vendermi, avrebbe potuto farlo prima del rinnovo. Voglio restare a lungo”

Un gol realizzato, uno propiziato e un assist per Kalinic per coronare la propria serata di grazia. Suso è stato senza dubbio il protagonista della vittoria del Milan sul Chievo, il migliore in campo in un match che i rossoneri non potevano fallire. Adesso però non c’è più tempo per pensare a quanto accaduto nel turno infrasettimanale, sabato c’è la Juventus e Suso è già proiettato alla sfida con i bianconeri.

“Eravamo un po’ bloccati, avevamo bisogno di una vittoria come quella di ieri per avere fiducia. La Juventus ora ci dà modo di provare che stiamo crescendo e possiamo migliorare” le parole del giocatore spagnolo in conferenza stampa. “Sulla fascia mi sento un po’ più comodo, ma penso che il mister stesse cercando il meglio per la squadra, ma come ho detto mi posso adattare in altri ruoli. In Europa League ho fatto la mezz’ala, sono a disposizione. Conosciamo la Juventus, una squadra forte: dobbiamo giocare al 100% e questa vittoria ieri ha fatto bene, avevamo bisogno di una vittoria così: sabato dobbiamo essere compatti e provare a non perdere nel nostro stadio. Quando ci sono questo tipo di partire, con due squadre che vogliono vincere, può succedere di tutto: la Juventus sarà molto organizzata e vorrà vincere, dobbiamo essere pronti e prendere almeno un punto. Cosa darei per un gol a Buffon? Tornerei a casa a piedi, come avevo detto per il derby dello scorso anno, tanto abito a 50 metri dallo stadio (ride) La fascia di capitano? Portarla in un club con tanta storia anche per due minuti è un onore. Montella è quello che mi ha dato tutto, tutti noi siamo con il mister e siamo contenti, fino all’ultima partita e all’ultimo minuto faremo tutto. A volte sento anche Gasperini, ho un grande rapporto con lui, l’ho sentito 2-3 settimane fa e sono consapevole del fatto che sia stato importante per la mia crescita. È molto presto per guardare gli altri, dobbiamo guardare noi stessi e vincere tutte le gare che dobbiamo vincere. Dico sempre che a San Siro con le piccole dobbiamo vincere, poi con le grandi può succedere di tutto. Dobbiamo fare punti altrimenti poi diventa difficile, ma con una big contro la Juventus dobbiamo fare almeno un punto”.

Suso poi si sofferma sul proprio futuro e su Çalhanoglu, in gol ieri contro il Chievo: “Per Çalhanoglu non è stato facile, non parla la lingua e non riesce ad esprimersi. Ho giocato anche in Inghilterra e Spagna e il cambio non è facile, penso che si debba aspettare ancora ma può aiutarci. C’era un po’ di preoccupazione, non abbiamo vinto le gare che dobbiamo vincere: ieri dovevamo vincere, lo abbiamo fatto e dobbiamo andare avanti. Io sacrificabile senza Champions? Io ho rinnovato poco tempo fa, Fassone non mi ha detto niente: se avesse voluto vendermi avrebbe potuto farlo prima di rinnovare, io sono felice qui, ho un contratto e nella mia testa c’è l’intenzione di stare qui a lungo. Tutti e tre gli attaccanti sono diversi, mi trovo bene con tutti e 3: Kalinic ha tanta esperienza, Andrè Silva è molto forte. Stanno crescendo, c’è chi si deve adattare al calcio italiano, sono tutti forti. Modo di giocare? Ora gli avversari mi chiudono il sinistro, ora in allenamento cerco di fare movimenti diversi. Con Kalinic stiamo lavorando molto bene“.