Milan, Plizzari: “Ho 17 anni, voglio maturare con i tempi giusti, con serietà”
C’è chi lo ha già designato come erede di Gigio Donnarumma, ma Alessandro Plizzari non ha fretta. Voglia di arrivare, ma anche consapevolezza che a 17 anni c’è ancora tanto da migliorare. Protagonista dell’ultima gara del mondiale Under 20, Plizzari con due rigori parati è stato decisivo per il terzo posto degli azzurrini.
“Di questo mondiale mi resta la crescita come uomo e persona” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport –“Ho imparato che servono concentrazione e carisma, serve un uomo sia in campo sia fuori, con l’umiltà e il resto. Prima vedevo il calciopiù come un gioco, ora è… qualcosa per un uomo. Ho 17 anni, magari non sono ancora uomo ma lo sto diventando. Voglio arrivarci con i tempi giusti, con serietà“.
Sul Mondiale Under 20: “Appena un anno fa non era neanche nell’anticamera del cervello. Appena l’ho saputo, ho chiamato mio papà: lui mi accompagna in tutto. Mi facevo domande normali, mi chiedevo: “Sarò a questo livello?”. Però non avevo paura né presunzione, solo voglia di provare. Io sono un 2000, alcuni compagni del ’97, ma ringrazio Evani, mi sono trovato benissimo. Giusto qualche scherzetto…Facciamo una gara di palleggio a un tocco, ci mettiamo in cerchio e dobbiamo toccare la palla una volta: chi fa tre errori prende schiaffi da tutti. Ecco, io ne prendevo più degli altri“.
Consigli per gli acquisti: “Di questo mondiale Under 20 a me sono piaciuti De La Cruz e Bentancur dell’Uruguay. Bentancur è già della Juve, mi ha colpito per tecnica e velocità di pensiero. A volte ti mette una palla nel posto giusto senza guardare. De La Cruz è meno conosciuto ma è intelligente, sa trovare la giocata giusta. Il mercato non l’ho seguito. Volevo godermi l’esperienza, capita poche volte. Futuro? Non so, non voglio parlarne. Per me la cosa giusta è solo allenarmi con continuità“.
In chiusura d’intervista Plizzari parla anche di una delle sue specialità, i rigori: “Con Mareggini e Bordin, il preparatore dei portieri e il video analista, avevo studiato. È stato bellissimo. Mi sento diverso, più felice“.