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Milan, Pioli: “Il ritiro? Una mia esigenza per capire gli errori”

Le parole di Stefano Pioli nella conferenza stampa della vigilia di Lecce-Milan, valida per la diciottesima giornata di Serie A

Dopo l’eliminazione in Coppa Italia contro il Torino (qui il tabellone), il Milan tornerà in campo sabato 14 gennaio, quando sfiderà allo stadio Via del Mare il Lecce di Baroni. Alla vigilia della partita, come consuetudine, Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa.

 

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 Lecce-Milan, le parole di Pioli in conferenza stampa

L’allenatore ha subito chiarito la situazione nello spogliatoio:Negli occhi dei miei giocatori ho letto determinazione e volontà. Sappiamo che nelle ultime occcasioni non abbiamo raggiunto i risultati sperati, ma ho visto la voglia di imparare da queste lezioni”. Dal campo agli infortunati, Pioli è chiaro: Il gruppo è forte quando è completo. Non c’è bisogno di intervenire sul mercato, ritengo la rosa completa. Giocatori come Zlatan sono forti anche per la loro credibilità e leadership. Kjaer e Origi ci saranno, mentre Rebic potrebbe essere recuperato per la finale di Supercoppa”. Poi una chiarezza sul ritiro: “Questa è stata una mia esigenza, ho preferito parlare subito con loro per spiegare le cose non andate bene. Dovevamo recuperare bene e in modo leggero. Domenica giochiamo con una squadra in fiducia””.

 

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“Dobbiamo vincere le partite che possiamo controllare”

Pioli ha analizzato con lucidità le ultime prestazioni: “Con la Roma abbiamo fatto un’ottima partita, mentre contro il Torino abbiamo fatto bene fino alla parità numerica. Non è una questione di seconde linee, ma di qualità e determinazione. Dobbiamo vincere le partite che siamo in grado di controllare. Contro il Torino abbiamo fatto 36 tiri, ma tutti da posizione impossibile per segnare, siamo stati frenetici.”. “Vranckx? Si sta inserendo bene, è un ragazzo che ha molta qualità”.

 

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Problema di motivazione? “Assolutamento no, dobbiamo migliorare dal punto di vista della qualità del gioco. Rispetto allo scorso anno l’occhio su di noi è più critico, ma è normale perché abbiamo vinto lo scudetto”. L’allenatore ha risposto anche sul poco utilizzo di Adli: “Si sta allenando bene, lui è stato il più penalizzato perché ci sono tanti giocatori nel suo stesso ruolo”. Poi sul modulo: “Non credo sia determinante la difesa a 4 o la difesa a 3, dobbiamo capire che tra perdere e vincere una partita, ci cambia il mondo”. Su Dest: “L’unico problema è la sua testa. Non credo sia giusto schierarlo alto e credo non piaccia neanche a lui. Ha ottime qualità, ma deve lavorare con continuità”.