Milan, Paletta: “Obiettivo? Europa League, ma un pensierino alla Champions…”
Dopo Baresi-Costacurta, Nesta-Maldini, Nesta-Thiago Silva sarà Paletta-Romagnoli la nuova coppia d’oro del Milan? Ancora presto per dirlo, ma intanto la difesa dei rossoneri non prende gol da due gare e il merito è anche dell’affiatamento tra i due centrali dei milanesi:
“Ma non è vero che sono io a comandare, lo facciamo tutti e due” – dichiara Paletta nel corso di un’intervista concessa al Corriere dello Sport – “E soprattutto parliamo tanto, sia in campo sia fuori. E’ così che si costruisce l’intesa e si migliora insieme. Alessio è giovane, può crescere ancora molto. Io dico che anche i più vecchi possono sempre migliorare. E’ vero, però, che qui al Milan siamo rimasti in pochi. Credo sia il giusto mix. I consigli possono essere utili. Ma poi noi dobbiamo innanzitutto stare attenti a non sbagliare, in modo da dare il buon esempio. Guardate Donnarumma. E’ serio, determinato e soprattutto sa ascoltare. Per il resto, basta vedere le sue prestazioni”.
Paletta svela il segreto della sua rinascita: “Semplice, avevo bisogno di fiducia e continuità. Sono tornato con l’idea di restare. Ero convinto che avrei avuto la mia opportunità e che l’avrei sfruttata. Poi è chiaro che dipende dall’allenatore. Mihajlovic? Mi sono infortunato nella prima settimana di preparazione e, quando sono rientrato, aveva già scelto la coppia titolare. Eravamo in tanti e io volevo giocare, così ho preferito andare all’Atalanta. Sto attraversando un buon periodo. Ripeto, avevo bisogno di continuità. E, rispetto all’anno scorso, ho avuto il vantaggio di giocare tutte le amichevoli”.
Obiettivo del Milan? “Conquistare un posto in Europa League. E’ presto per parlare anche di altro. Ma a metà campionato, se dovessimo continuare con l’atteggiamento e lo spirito delle ultime gare, allora potremo toglierci qualche soddisfazione. E magari fare un pensierino alla Champions… Cambio di proprietà? In realtà, per noi non è cambiato nulla. Pensiamo solo a giocare. Quel che accadrà si vedrà”. Bacca? I gol sono merito suo, ma anche degli esterni: “E’ davvero micidiale. Fortuna che gioca con noi. Ma sono bravi anche i nostri esterni, che vanno in uno contro uno e buttano palla in mezzo. Senza di loro, per Bacca sarebbe stato più difficile. Anzi, dico che lui finalizza il lavoro di tutta la squadra”.
Intanto nel Milan si è infoltita la colonica sudamericana: “Vero, quest’anno siamo molti di più. E’ normale fare gruppo tra noi, anche se io mi trovo bene anche con Antonelli che conoscevo dai tempi di Parma. Comunque, arriviamo insieme a Milanello, ascoltando la musica, soprattutto reggaeton, scelta da Vangioni. L’allegria non manca mai. Inoltre, spesso ci troviamo a casa di qualcuno di noi, per mangiare insieme. La griglia non manca mai… Io sono un casalingo. Adesso ancora di più, visto che, da un momento all’altro, nascerà la mia seconda figlia, dopo Sebastian. Si chiamerà Esmeralda”.