Milan, Montella: “Non mi fido del Sassuolo, contento per i successi di Di Francesco. Domani per me sarà un match decisivo”
Difesa imbattuta da tre partite consecutive, segnali di crescita e voglia di proseguire nel miglior modo possibile un momento positivo, tentando di scacciare gli incubi della bestia nera Sassuolo. Il Milan di Vincenzo Montella tenta di chiudere al massimo la catena di partite pre-sosta, affrontando domani la squadra di Di Francesco a San Siro e cercando il terzo successo nelle ultime quattro partite. L’allenatore rossonero, intervenuto oggi in conferenza stampa, ha parlato così dell’impegno dei suoi, partendo prima dai nuovi acquisti rossoneri e dalla settimana dei compleanni del Presidente Berlusconi e di Francesco Totti:
“I nuovi? Vangioni è arrivato infortunato, non ha fatto la preparazione. Sta crescendo moltissimo ma c’è tanta competitività, perchè ha davanti due giocatori della Nazionale. Per Lapadula vale lo stesso discorso, veniva da 6 mesi dove non si allenava con continuità: Sosa invece è arrivato e ha giocato, così come Gomez, per cui sappiamo quanto sia importante l’adattamento arrivando da un calcio totalmente diverso. Il ritorno di Paletta è stato importante e sta facendo benissimo. Totti? Credo che il presidente abbia provato a prenderlo, ma era troppo forte il suo amore per la Roma. Per l’idea di calcio del presidente Berlusconi sarebbero stati molto compatibili…”.
Poi spazio all’avversario, tra l’amico Di Francesco, il suo Sassuolo e la chance di vederlo sulla panchina rossonera nella scorsa estate: “Forse sono più bello io (scherza). La frase “Non vado dove c’è confusione”? Forse voleva che venissi io… Scherzi a parte, credo che vada sempre contestualizzato: magari era sotto pressione. Ci può stare scivolare su una buccia di banana e credo che se ne sia accorto anche lui, perchè è un ragazzo intelligente. Sono contento dei suoi successi. Credo che un po’ ci assomigliamo dal punto di vista tecnico. Non mi fido del Sassuolo: se ha 7 infortunati, noi ne abbiamo 4, forse 5. In questo momento della stagione è quasi normale averli. Con il passare del tempo credo che giocare in Europa porti esperienza e conoscenza in più: il Sassuolo è tra le squadre migliori per continuità di gioco e di risultati e per conoscenze. Non hanno bisogno di una settimana per preparare bene la partita. E’ una partita estremamente difficile e delicata e oltretutto è un competitor. Non deve passare il messaggio ai miei ragazzi che abbiamo un vantaggio per il fatto che loro abbiano giocato giovedì. Credo che domani sia la partita decisiva per me – continua Montella – perchè è quella più imminente. Per quanto riguarda il mio lavoro non so se siamo a un buon punto, la squadra sta crescendo come coesione, entusiasmo, armonia e allegria. Rivedendo l’ultima partita la Fiorentina ha tirato in porta una volta e mezza e noi non siamo stati pratici a segnare. Sto vedendo che il livello degli allenamenti sta crescendo”.
Poi, sulla possibilità di vedere in campo Luiz Adriano e su Bonaventura: “Jack sta crescendo molto da mezz’ala. Avrebbe avuto bisogno di riposo e soprattutto nella prima partita ha giocato sotto i suoi standard, ma eravamo in estrema emergenza. Ora sta crescendo di nuovo fisicamente e ripristinando mentalmente, ci sta dando molto in termini di qualità e secondo me può fare ancora di più. Luiz Adriano? Inutile chiudere le porte di Milanello se sapete tutto ciò che faccio. Qualche volta le aprirò… (scherza): sì, l’ho provato. Niang in termini qualitativi ha fatto meno bene nelle ultime partite, ma in termini di impegno è sempre ad alto livello”.
Profumo d’Europa in caso di vittoria? “Sicuramente in questo momento sì – conclude Montella – Vincere credo sarebbe il regalo più gradito al presidente vista la passione smisurata che ha per questa squadra. Maturità? Mi piacerebbe dire di sì, ma purtroppo essendo un allenatore non si può dire. Temevamo molto questo mini-ciclo di partite e finire bene sarebbe una bella iniezione di fiducia. Io a lungo al Milan? Penso al presente, ho un contratto biennale. Il nostro mestiere è molto labile e le situazioni possono cambiare, ma lavoro con grande entusiasmo e ottimismo”.