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Milan, Mirabelli: “Siamo mortificati verso i tifosi. Donnarumma? Vuole restare”

Una sconfitta amarissima, per questo Milan. A Verona i tre gol subiti fanno un rumore sordo, difficile da sopportare. Ecco le prole di Massimiliano Mirabelli nel post partita di Sky Sport: “La squadra ha dominato per gran parte di questa gara, poi siamo stati
beffati dal gol su calcio piazzato, poi abbiamo cercato di recuperare il
risultato ma non ci siamo riusciti. Nella ripresa siamo entrati bene ma
il secondo gol ci ha tagliato le gambe. Non ci sono scusanti, ma non ho
visto una squadra che ci ha dominato come dice il risultato. La squadra ha dominato per gran parte di questa gara, poi siamo stati
beffati dal gol su calcio piazzato, poi abbiamo cercato di recuperare il
risultato ma non ci siamo riusciti. Nella ripresa siamo entrati bene ma
il secondo gol ci ha tagliato le gambe. Non ci sono scusanti, ma non ho
visto una squadra che ci ha dominato come dice il risultato.Con Gattuso stiamo facendo un tipo di lavoro che ci farà arrivare fino alla fine, in tre partite consecutive si può pagare”. Su Donnarumma: “Non abbiamo il problema di dare via Gigio, lui non vuole andare via.
Vogliamo andare avanti con questo gruppo, senza fare acquisti o
cessioni. Le parole di Raiola verso di me? Gli rispondo con un sorriso, i
conti li facciamo alla fine”. Il ds del Milan ha poi aggiunto: “Se
rifarei le stesse scelte estive? Dico di sì. Avevamo la necessità di
mettere su una base per il Milan del futuro, siamo andati alla ricerca
di giocatori che conoscevamo, che ci davano la possibilità di tenere
bassa l’età media. Ci serviva uno zoccolo duro su cui il Milan potrà
costruire un ottimo futuro ed un ciclo importante. E’ una squadra nuova,
i problemi sono fisiologici, alla fine tireremo le somme. Si fanno
tanti ragionamenti sul mercato e i giocatori, ma tireremo le somme alla
fine. La squadra è ben isolata da quello che è il mondo esterno, non ci
facciamo condizionare da queste cose. La squadra sta lavorando sodo,
sappiamo le nostre difficoltà, abbiamo cambiato anche il tipo di lavoro
fisico e magari abbiamo pagato il fatto di aver giocato tre gare in una
settimana”.