Milan, Gattuso: “Grande mentalità, peccato per la beffa. Ibra? C’è tempo”
Un gol di Correa nel finale impedisce al Milan di Gennaro Gattuso di festeggiare la vittoria all’Olimpico, la Lazio riprende la partita (dopo la rete di Kessie) che finisce quindi 1-1. Tanti episodi e un punto conquistato dai rossoneri in una giornata di grande emergenza tra infortuni e squalifiche: il Milan si porta così a quota 22 punti in classifica e non riesce a superare proprio la Lazio con cui resta viva la corsa per un posto in zona Champions.
Amareggiato per il finale di gara e i due punti sfumati, Gattuso ha parlato così ai microfoni di Sky Sport poco dopo il fischio finale del match. Ecco le sue dichiarazioni: “C’è rabbia, c’è beffa. La Lazio ha fatto una buona partita ma per noi non era facile giocare con questa personalità. Abbiamo giocato con tanti calciatori in ruoli non propriamente loro, bisogna ringraziare la squadra per la sua prestazione. Eravamo in emergenza, ma non ci dobbiamo piangere addosso. Avevamo fatto un grande colpo: grande prestazione grande mentalità, ripartiamo da qui perché a livello di attenzione e tenuta di campo abbiamo fatto una grande partita. Da tempo non giocavamo così. Contro squadre così può succedere di abbassarsi. La differenza l’ha fatta Acerbi, ci ha fatto male a livello fisico nel finale”.
E sul fronte infortunati non ci dovrebbero essere novità in settimana, anche perché Gattuso non vuole rischiare di far avere ricadute a chi sta recuperando. “Speriamo adesso di recuperare qualcuno dagli infortuni. Giovedì daremo spazio a chi ne ha avuto di meno. È stato bello preparare questa partita: erano tutti carichi e a disposizione, anche chi veniva dalla nazionale. Non vogliamo affrettare i tempi dei ritorni perché la cosa principale è evitare ricadute”.
Poi anche un punto sul rapporto dirigenziale con Maldini, sceso a consolare la squadra, e che assieme a Leonardo potrebbe portare Ibrahimovic a gennaio. “Posso dire che Maldini c’è sempre stato nei momenti di difficoltà così come gli altri dirigenti. Lavorare con lui e Leonardo mi fa crescere, mi trovo molto bene, a volte discutiamo anche ma succede in tutte le famiglia. Con Ibra abbiamo vinto lo Scudetto qui a Roma ma avevo i capelli lunghi, il codino e non avevo la barba bianca. Da qui a quando si apre il mercato c’è ancora tanto tempo. Al mercato ci penseranno Maldini e Leonardo”.