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Ibrahimovic: “Sono tornato per cambiare il Milan”

Capocannoniere della Serie A con 10 gol e trascinatore di questo Milan primo in classifica. 39 anni e non sentirli, Zlatan Ibrahimovic (fresco vincitore del suo dodicesimo Pallone d’Oro svedese) sta sorprendendo ancora tutti. L’attaccante rossonero, alle prese con una lesione del bicipite femorale della coscia sinistra, ha parlato del suo ritorno al Milan al sito UEFA.com: “La vita è una questione di sfide. Sentivo di aver fatto abbastanza e ho iniziato a pensare se continuare oppure no. Per me era una grande sfida tornare qui per cercare di cambiare la mentalità e per trasmettere alla squadra che cosa fosse il Milan. Il Milan che conosco io, il Milan che tutto il mondo conosce”.

“Non ho mai perso la passione”


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La prima domanda che mi hanno fatto quando sono tornato era relativa a tutti gli ex che erano tornati e non avevano reso, non riuscendo a ripetere ciò che fecero nella prima esperienza rossonera. Io ho semplicemente risposto che non ho mai perso la passione per quello che faccio. Ogni volta che scendo in campo mi sento come un bambino che mangia una caramella per la prima volta. Ho capito che il pallone è il mio migliore amico, e voglio stare con il mio migliore amico per il resto della mia vita” ha proseguito Ibra.

“Ai compagni metto pressione”


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Quando gioco porto in campo il mio carattere, la mia personalità e la mia qualità. Metto tanta pressione ai miei compagni, cerco di tirare fuori il massimo da ognuno di loro. Alcuni la prendono bene, altri meno, altri ancora non reggono. Vanno in difficoltà perché rendono ad alto livello solo quando serve, invece io decido che dobbiamo farlo ogni giorno. Per me il modo in cui ti alleni è il modo in cui giochi. Che tu sia giovane o vecchio io ti metto la stessa pressione, perché se sei al Milan c'è un motivo. Ma, fuori dal campo, se sei giovane ti parlo in modo diverso e ti tratto diversamente. Il comportamento non è lo stesso paragonato ai più vecchi, ma sul campo sono tutti uguali”.

“Sono come Benjamin Button”


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Non sono mai soddisfatto, voglio sempre di più. Forse è per questo che sono qui oggi e sono in grado di fare quello che sto facendo. Non vedo molti giocatori, nel passato e nel presente, capaci di fare lo stesso. Sono come Benjamin Button, ogni giorno che passa ringiovanisco. Prometto che giocherò fino a quando ci riuscirò. Finché ne sarò in grado, giocherò ad alto livello. Il giorno in cui non ci riuscirò più smetterò di giocare, perché io ho bisogno di sentirmi vivo e di sentire che sto restituendo qualcosa” ha concluso Ibrahimovic.