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Giroud: “Il Mondiale un sogno diventato realtà. Ibra è un esempio”

Le parole dell’attaccante francese del Milan ai microfoni di ‘Football Ramble’

Cinque partite e tre gol in campionato con la maglia del Milan per Olivier Giroud, arrivato quest’estate alla corte di Pioli dopo tanti anni passati in Premier League. L’attaccante francese – intervenuto ai microfoni di ‘Football Ramble’ – ha parlato di tanti temi sia attuali che del suo passato, e sulla possibilità di giocare il Mondiale ogni due anni ha risposto così.

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Credo che sia molto meglio una Coppa del mondo ogni 4 anni. Giochiamo tantissime partite, i calendari sono fittissimi e alla fine della stagione siamo stanchissimi”, esordisce Giroud, il quale ricorda con piacere il trionfo a Russia 2018. “Mi viene la pelle d’oca a parlarne. Mi ricordo quando i miei amici mi dicevano che da piccolo dicevo che sarei diventato un campione del mondo. E’ il sogno di un bambino che è diventato realtà. Se mi manca la Nazionale? Sarei un bugiardo se dicessi il contrario”. 

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“Ibrahimovic è il migliore”

“Lewandowski ha 32 anni ed è ancora giovane ma Zlatan è un ottimo esempio per i giovani professionisti”, prosegue il francese. “Se il corpo non regge, allora smetti ma se sei in una buona forma, come mi sento ora, allora la differenza la fa quanto vuoi andare avanti e migliorare. La determinazione che hai in partita e la fame di vincere titoli, è una questione di attitudine e mentalità e penso che Zlatan in questo sia il migliore. 

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“Non farò l’allenatore”

Infine, alla domanda su cosa farà dopo il ritiro dal calcio ha risposto così: “E’ presto per parlarne ma credo resterò nel calcio. Penso a figure come il direttore sportivo, nello sviluppo dei settori giovanili o riguardo le politiche del club. L’allenatore è un ruolo che non fa per me e poi mia moglie mi ammazzerebbe.