Milan, Gattuso: “Piccolo problema per Higuaín, Caldara sta meglio”
Due punti raccolti nelle ultime due gare, la trasferta ad Empoli per tornare a vincere e riprendere la corsa verso un posto in Europa: il Milan di Gennaro Gattuso ha voglia di ripartire, e la tappa in casa della squadra di Andreazzoli sarà fondamentale per il percorso dei rossoneri. Alla vigilia della partita, l’allenatore Gattuso ha parlato in conferenza stampa. Le sue parole:
“Bonaventura è un giocatore che se non si fosse chiamato Bonaventura e avesse avuto un cognome brasiliano, avrebbe avuto più valore…per come lo conosciamo è una mezz’ala molto tecnica, con caratteristiche ben precise, che si sa buttare nello spazio e ha grande tecnica. Se sta bene dà tanto anche a livello di quantità, sa come posizionarsi e come inserirsi. Higuaín è due giorni che ha un piccolo problema e domani fa un test per provare, aveva un po’ di fastidio al flessore, una vecchia cicatrice: domani valutiamo”
“Erano 4 anni che il Milan non faceva gol all’Atalanta un casa: volevamo arrivasse la vittoria, penso che abbiamo fatto la gara che dovevamo fare. Abbiamo spento la luce però nel secondo tempo: il problema che ci deve fare riflettere è che in 25’ abbiamo subito 6 tiri in porta. Dobbiamo rivedere le partite dell’anno scorso, stiamo esprimendo un buon calcio ma quando perdiamo le distanze e ci imbucano facciamo una fatica pazzesca. Il problema è come corriamo: facciamo fatica a fare corse in campo aperto, non è un caso che ad un certo punto i nostri difensori arrivino stanchi e non vogliano più la palla”
“Ci vuole tranquillità. É vero, stiamo lasciando punti per strada ma le prestazioni non sono tutte da buttar via: avere facce depresse e battere i pugni sul tavolo non serve sempre. Sono d’accordo con il fatto di migliorare il quinto o sesto posto da ottenere, sto sbagliando e le responsabilità sono tutte mie, dobbiamo migliorare ciò che non ci dà continuità. Potevamo vincere o perdere tutte le partite, ognuno di noi ora deve dare tranquillità alla squadra”
“C’era un periodo in cui prendevamo 10-12 gol su calcio piazzato, nel 2004-05: poi c’è stato un momento in cui vincevamo sempre 1-0 e non giocavamo più. Qualcosa che veniva fatto apposta, richiesto da Ancelotti: oggi ciò che manca è la convinzione, a volte ci viene il braccino e subentra una paura pazzesca di portare il risultato a casa. Quest’anno prendiamo sempre gol, da quando alleno le mie squadre ne hanno sempre subiti pochi: dobbiamo migliorare su questo aspetto e fare qualcosa in più. Sembra che a volte non vogliamo più la palla, spesso siamo preoccupati”
“Il primo tempo con l’Atalanta? Te ne rendi conto poi di quanto hai giocato bene: dobbiamo capire che serve cambiare mentalità quando non abbiamo il pallone, sappiamo bene cosa fare quando abbiamo il pallone. Non siamo l’unica squadra giovane, vedo ieri la Fiorentina ad esempio: non ci sono alibi sulla gioventù, non si può aspettare in questo momento. Creiamo tante occasioni ma ne sfruttiamo poche: quando crei in un campionato come questo devi buttarla dentro. In questo momento neanche sul 2-0 posso stare tranquillo: questo è l’aspetto che dobbiamo migliorare”
“Quando abbiamo palla dobbiamo pensare a giocare in un modo, quando non l’abbiamo dobbiamo imparare a giocare in un altro modo: non dobbiamo piacerci troppo. L’anno scorso era difficile imbucarci: quando cominciamo a fare buone prestazioni pensiamo di essere forti, belli e il problema è questo, dobbiamo migliorare. Le due fasi ora devono subire un cambiamento”
”La squadra si allena con grande impegno e professionalità: mia figlia mi ha fatto vedere ieri che Calhanoglu ha scritto che siamo una famiglia, ed è vero. Poi non faccio le scenate da Mario Merola: l’anno scorso ho dimostrato con Kalinic che quando qualcosa non va, intervengo. Non devo urlare se non c’è continuità di minutaggio: manca rabbia, parola difficile da spiegare. Bisogna capire se questi calciatori ce l’hanno nelle proprie qualità: ad oggi, il Gattuso calciatore forse non giocava nemmeno. Se vuoi trasmettere grinta puoi anche rischiare di andare oltre”
“La paura subentra quando qualcosa comincia a pesare: ci può stare quando per 15’ dobbiamo cambiare modo di gioco. Non ho parlato però di paura, non è corretto parlare di paura in un gruppo così: ognuno di noi poi fa qualcosa in meno, arrivano cross in area, facciamo il compitino. Psicologo? Il mio ruolo è l’allenatore e devo toccare con mano tutto quello che faccio e vedo in ogni giorno. E ciò che sta facendo non basta. Conoscendo Calhanoglu se sbaglia due palloni si deprime, pensa che tutto sia sbagliato: non è giusto. Ad Empoli non voglio la gara perfetta: voglio vincere. L’Empoli fa bene e sa palleggiare, voglio una vittoria che ci serve come il pane”
“È il primo giorno che Cutrone si allena con la squadra: ha provato a fare dei cambi di direzione, è andato bene. Siamo contenti, averlo o non averlo per noi cambia. Non siamo una grande squadra: gioca bene e abbiamo tanti problemi da correggere. Quando Leonardo dice che dobbiamo cambiare la mentalità ha ragione, dobbiamo metterci la testa una volta in più: per diventare grande squadra abbiamo bisogno di tutto questo. Questa può diventare una squadra che può infastidire: dobbiamo, con poco tempo, fare di necessità virtù e prepararci al meglio”
“Non mi manca un leader: facciamo giri e discorsi da bischeri, se non prendi il gol al 92’ ci diamo il cinque subito e parliamo di buona prestazione. Romagnoli per l’età che ha è già un bel pezzo avanti, Biglia è un leader taciturno: Higuaín ha leadership, Reina anche. Dobbiamo fare in modo che queste leadership vengano messe insieme e si metta una pezza. Poi io posso piacere o no, sono contento di alcune cose che la squadra sta facendo: non mi pare tutto sia da buttare”
“Caldara ha un problema al pube e abbiamo fatto una risonanza: sta molto meglio e ha ricominciato a correre, una piccola infiammazione alla zona pubica, ma nessuna lesione. Suso? Mi sta piacendo ciò che sta facendo: a Cagliari Cragno ha preso con un’unghia la sua palla al 90’, credo gli sia anche caduta…Non fa gol ma metterei la firma se facesse due assist a partite. Lui ha un po’ di disagio, ma penso che il gol arriverà. Deve continuare così”.