Milan, Gattuso: “Dobbiamo alzare l’asticella. Presto parlare di Gattusismo, André Silva meglio con un’altra punta”
Un Milan che vola, in Europa League come in campionato. Quattro vittorie consecutive tra campionato e coppe, striscia positiva che può continuare anche domani all’Olimpico contro la Roma. Ne ha parlato Gattuso in conferenza stampa: “Stiamo lavorando bene, c’è solo Antonelli che rimane fuori per piccoli problemi fisici: Calabria è a disposizione, Musacchio ieri ha fatto metà seduta e oggi ha fatto la rifinitura in gruppo. Storari verrà anche lui a Roma, abbiamo lavorato bene a livello aerobico e abbiamo lavorato con la palla. Oggi voglio parlare solo della Roma, più avanti delle altre partite: in questo momento ho preparato solo la Roma come partita. I risultati dicono che forse non è nel miglior momento, ma nel primo tempo contro lo Shakhtar ha fatto molto bene, è una delle migliori squadre giocando palla a terra: nel secondo tempo ha sofferto tanto. Ha qualità, è ben allenata e ci può mettere in difficoltà, andiamo là a giocarcela”.
L’obiettivo è chiaro: “Dobbiamo alzare l’asticella, affronteremo squadre importanti con giocatori a livello individuale molto molto forti: dobbiamo dare il massimo e renderci conto a che livello siamo arrivati. Ora abbiamo acceso l’entusiasmo ma bisogna continuare, altrimenti si spegne: la gente era scomparsa dopo i primi due mesi, porteremo 130-140mila persone allo stadio. Il Milan ha bisogno dei suoi tifosi, l’Europa è sempre stata casa sua e dobbiamo dare sempre qualcosa in più per portare questa società dov’è stata negli ultimi anni“.
Tre nomi per l’attacco: “Kalinic–Cutrone–André Silva? Ho già deciso chi giocherà domani. Più eccitante o più inquietante ciò che mi aspetta? Sento pressione, ma penso di partita in partita: sono convinto che questa squadra qualche soddisfazione se la possa togliere, ci arriviamo bene a questo periodo. Da parte mia devo mettere in campo una squadra in grado di battagliare”. Sul tour de force: “Per me sono chiacchiere da bar, se andiamo a vedere quest’anno abbiamo perso tanti punti con le piccole: è innegabile che in questi giorni e in queste gare ci giochiamo tanto”.
“La cosa che mi piace di più, è che non mi sarei aspettato, è come è cresciuta questa squadra a livello di concetti: non basta solo aiutarsi, ma anche nei concetti la squadra è migliorata. Nei meccanismi difensivi soprattutto, pensavo ci volesse qualcosa in più: per il resto, la qualità c’è, fa parte delle capacità dei calciatori, sono molto contento di questi concetti”.
All’Olimpico un probabile incontro con Francesco Totti: “Scherzeremo come sempre, ci sentiamo spesso, è molto simpatico. Migliorare la fase difensiva? Di allenatori bravi in Italia ne abbiamo tanti e basta fare copia incolla, poi lavorare sui concetti. Bisogna perdere tempo, guardare le caratteristiche e come si allenano. Non so dove possa migliorare questa squadra, certamente non bisogna perdere in compattezza, una caratteristica di questa squadra: sicuramente dobbiamo migliorare sulla balistica, nella finalizzazione”.
Sulle scelte: “Devo mettere gente che ha forza, che magari ti da meno a livello di caratteristiche ma forza: toccherò con mano, userò occhiometro e dati per scegliere”. La Roma, una squadra temibile soprattutto per quanto riguarda la forza offensiva: “Il 4-3-3 Di Francesco per tantissimi a Sassuolo è stato ben fatto: in questo momento mi preoccupo della fase offensiva loro, non difensiva. I loro esterni ti puntano, l’ho preparata per metterli in difficoltà: non bisogna dargli campo, altrimenti ti fanno passare le pene dell’inferno. Bonucci diffidato in vista del derby? Non si deve preoccupare, se deve metterci la gamba o rischiare il cartellino, lo dovrà fare”.
Su André Silva: “Quando parli di veleno bisogna parlare anche di quello che ha fatto con la Sampdoria: bisogna dare la lettura di un giocatore, poi bisogna rivedere la partita. Con Kalinic si è trovato forse più a suo agio, giocando con un attaccante vicino. Secondo me gli serve un attaccante vicino per esprimersi al meglio”. La corsa sull’Inter: “Con i giocatori parlo poco, vedremo dove arriveremo: ora non siamo nelle condizioni di poter sbagliare nulla, dobbiamo restare concentrati e con la testa alla Roma”. Un commento sulle recenti prestazioni di Romagnoli: “Credo che sicuramente non l’ho inventato io, è un ‘95, ha 200 partite in Serie A: si sta allenando con continuità e ha avuto qualche problema fisico negli ultimi anni, ha grande margini di miglioramento. È uno dei più forti difensori italiani, l’ho visto cambiato a livello di mentalità: sta capendo che curarsi, non lasciando nulla al caso e venendo al campo un po’ prima, è importante, e mi piace. L’ho visto cambiato in questo”.
Infine sullo stile di gioco del Milan, che incarna lo spirito del suo allenatore: “Se c’è Gattusismo in questa squadra? Ancora la strada è lunga, c’è ancora tanto da imparare: le mie squadre sono sempre state squadre che hanno subito pochissimi gol, e lo dice la mia carriera. L’anno scorso avevo la miglior difesa della Serie B a poche giornate dalla fine, nonostante la retrocessione: ora per le caratteristiche dei giocatori riesco a esprimere gioco migliore. Ma l’aspetto difensivo mi piace: è importante non subire gol, poi codificare la strada per fare gol è possibile. È ancora presto per parlare di Gattusismo, c’è il Cholismo, anche se mi piace più palleggiare rispetto a Simeone”.