Milan, Furlani: “Ovunque si costruiscono stadi, l’Italia si deve ancora capire come farli”
Le parole di Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, sul tema stadio e diritti televisivi in Italia
Oggi è il giorno dell’andata dell’Euroderby di Milano tra Milan (QUI la probabile formazione del Milan) e Inter (QUI la probabile dell’Inter), in programma alle 21 a San Siro. Uno dei temi più discussi degli ultimi mesi è stato proprio quello relativo allo stadio, con Milan e Inter che stanno dialogando e riflettendo sulla soluzione migliore per il futuro. Di questo e di altro ha parlato Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan in un’intervista a The Athletic.
Milan, Furlani: “Ovunque si costruiscono stadi, in Italia no”
Nell’intervista a The Athletic, Giorgio Furlani ha affrontato il tema stadi: “In Italia gli stadi sono un problema. Un collega mi ha inviato una presentazione del 2018 l’altro giorno”, dice Furlani. “Diceva che nel 2022 avrebbero giocato in un nuovo stadio. Era ambizioso, ma non ho visto un mattone. Ti guardi indietro e pensi: ‘Quattro anni! È tanto tempo’”.
Furlani ha poi proseguito: “Questo è un problema italiano. In Spagna costruiscono stadi. In Francia costruiscono stadi. In Portogallo costruiscono stadi. In Turchia costruiscono stadi. L’Italia deve capire ancora come realizzare. C’è una legge sugli stadi“, spiega l’ad rossonero. “Il punto è che se sei bloccato, c’è un modo per accelerare, ma non funziona.”
“I diritti della Premier League sono il triplo di quelli della Serie A”
L’amministratore delegato del Milan ha poi parlato del problema legato ai diritti televisivi: “I diritti media della Premier League sono tre volte quelli della Serie A”.
“Il Milan viene battuto (economicamente) da Bournemouth, Leeds, Brighton e Brentford”, dice Furlani, “Piuttosto che da Man City e Man United. Questa è la realtà e quel potere economico è in gran parte alimentato dai diritti televisivi. In Italia c’è anche il problema enorme della pirateria”.