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Milan, Cutrone: “Se andiamo in Champions mi rado a zero. Da grande voglio fare… il Pippo Inzaghi!”

A Buffon ho fatto qualche gol in allenamento con gli azzurri. Certo, ripetermi all’Allianz Stadium sarebbe tutt’altra cosa…”. Il bambino Patrick continua a sognare. Dai gol nel ritiro estivo a quelli – quindici, finora -, con la maglia rossonera in gare ufficiali, il derby vinto e un posto da titolare nel Milan: Cutrone non ha intenzione di fermarsi. Domani c’è Juventus-Milan, i bianconeri non hanno mai preso gol all’Allianz Stadium nel 2018 e lui il prato di quello stadio non l’ha ancora mai calpestato: “Sono migliorato tanto, ma ciò che conta adesso è raggiungere gli obiettivi di squadra – ha spiegato il classe 1998 ai microfoni del Corriere dello Sport -. “Vogliamo il quarto posto e la Coppa Italia, lotteremo fin all’ultimo per conquistarle”. Il Milan prima di ogni altra cosa. Per vincere, Patrick è disposto a fare di tutto: “In caso di Champions, mi raso a zero. E se battiamo la Juve faccio dieci giri di campo per festeggiare”. Juve-Milan, big match di giornata, sarà un insieme di… sfide nella sfida. In campo si affronteranno grandi nomi: baby Cutrone VS Higuain&Dybala. “Macchè… Ho tanto da imparare da loro: vorrei la tranquillità nel fare gol del Pipita, il fascino delle giocate e la lucidità nell’ultimo passaggio di Paulo. Sono fortissimi, ma dovranno vedersela contro una squadra molto compatta”. Fuori dal campo, Cutrone continua la sua vita “normale”. Vive ancora con i suoi genitori – papà è avvocato e la mamma impiegata -, non è fidanzato – “Mi devono volere per quello che sono, non per quello che faccio”. “Non mi è mai mancato nulla, ma ho sempre lavorato, al campo come nel giardino di casa, per diventare come i miei idoli, Inzaghi e Ronaldo. Ecco, sì: da grande voglio fare il Pippo Inzaghi”. Per una vita, Cutrone ha studiato SuperPippo, e continua ancora oggi: “Video, racconti, aneddoti. Ogni cosa che mi riporta a lui la osservo attentamente. Non so se potrò essere il suo erede, ma farò di tutto per imitarlo”.

L’intervista completa sul Corriere dello Sport