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Milan, Montella: “Non guardo la classifica, la squadra ha un’anima. Bonucci? Non mi ha mai detto che avrebbe reso la fascia di capitano”

La sfida del Bentegodi contro il Chievo per ritrovare una vittoria in campionato che manca ormai da quattro turni. Poi l’espulsione di Bonucci e la relativa squalifica per due giornate e il momento particolare vissuto dal Milan: tanti gli argomenti affrontati da Vincenzo Montella, intervenuto in conferenza stampa in vista della gara contro i gialloblu in programma domani per il turno infrasettimanale.

“Iniziamo a concentrarci sulla partita: il Chievo è una squadra esperta, spigolosa, italiana – ha esordito Montella – , non perde da 9 partite, sarà una partita agonisticamente dura. Vedo che la mia squadra ha trovato un suo equilibrio e una sua fisionomia ma senza risultati, cosa che dovrà fare assolutamente domani. Veniamo da 3 risultati pessimi e ottime prestazioni, la squadra ha dimostrato di avere un’identità, un’anima: deve avere questo spirito di rivalsa per riprendere punti. C’è un nuovo spirito, palese, compatto, e da questo dobbiamo ripartire, oltre alle qualità tecniche. Ognuno ha la sua visione: a me interessa la mia e quella della società, ho visto un grande spirito e se i giocatori l’hanno fatto per me o per se stessi cambia poco. Dobbiamo crescere in concretezza e non in volume di gioco, perché la squadra ha creato tanto: più concreti in avanti e meno equilibrati prima, ora abbiamo trovato più equilibrio ma perso concretezza di fare gol. Non mi aspettavo di essere in questa posizione rispetto al Chievo, anche se storicamente nelle prime giornate della stagione va sempre così: la classifica volutamente non la sto guardando, voglio fare questo ulteriore step. Come giocheremo domani? Ogni partita richiede adattamento anche all’avversario, in base a ciò che vuoi fare. Giocheremo come sempre, 3-4-2-1 o 3-4-1-2. Ho superato momenti esaltanti e momenti meno buoni: leggo molto e leggo tutto, penso di sapere da dove provengano determinate cose”.

Poi su Bonucci: “Ci sta che in questo momento ci siano spifferi disturbatori su di lui, che poi diventano aperture enormi. Bonucci non mi ha mai detto che avrebbe reso la fascia, la mia è stata una scelta ponderata. Sono convinto la squadra abbia qualità, nell’ultimo mese è successo qualcosa di negativo a livello di episodi: abbiamo punti in meno per colpa nostra, ci sono stati episodi al limite e staremmo a parlare di qualcosa di diverso. La squadra ora c’è, ha bisogno di vincere e ha bisogno di farlo con veemenza: quando succederà cambierà il nostro trend e la nostra posizione”.

“Francamente non mi disturba leggere di altri allenatori, è mediaticamente comprensibile – ha proseguito l’allenatore del Milan -. Sento la squadra pronta per incidere ed esplodere, in questo momento c’è una difficoltà di classifica ma non di gioco: non vedo molte squadre giocare meglio di noi. Bisogna riprendere il cammino e farlo da domani. Io ho fatto una premessa, che poi è una realtà: le squadre che hanno giocato il terzo turno preliminare di Europa League all’inizio stentano e ci sono passate anche Juve ed Inter, noi con una squadra nuova abbiamo stentato e la colpa è anche mia, ma mi sento un allenatore migliore, penso di aver fatto un passo in avanti e certamente va dimostrato anche con i risultati. Sono ottimista”. Sui singoli: “André Silva ha fatto un ottimo inizio di stagione, viene da un campionato diverso. Kalinic è arrivato che non era in condizione, poi ha avuto un leggero infortunio e non abbiamo ancora a regime il parco attaccanti, totalmente a disposizione. Chi indossa la maglia del Milan penso sappia sempre che ci sono grosse aspettative, gli attaccanti a maggior ragione. I fischi per Kalinic? Penso fossero per me, il fatto che ci siano stati poi grandi applausi per Cutrone c’entra poco. Calhanoglu? Per me è un calciatore che ha un talento immenso che ha fatto solo intravedere, penso possa farci fare un grosso salto di qualità”.

Poi ancora una considerazione sul VAR, dopo le lamentele nel post gara contro il Genoa e la risposta del presidente AIA Nicchi: “Nicchi si arrabbia sempre… – ha aggiunto Montella -. Quella fatta l’altro ieri era una considerazione su ciò che si può migliorare. Sarò visionario ma c’è stata la stessa situazione di Bonucci con Rosi tra Rosi e Borini, se l’avesse tagliato sarebbe stata la stessa cosa. Era giusto rivedere bene l’espulsione di Bonucci, ma se ti viene dato un rigore simile una settimana prima al derby e non dato su Bonaventura una settimana dopo, valutando diversamente, penso possa essere accettato il mio disappunto. Dobbiamo migliorare anche noi, ma concedetemi un passaggio di questo tipo…”.

In conclusione una battuta sui competitor: “Il Milan ora deve confrontarsi con se stesso, deve migliorare. Rispetto all’anno scorso non manca nulla – ha concluso Montella -, sono convinto questa squadra sia in grado di dare grosse soddisfazioni e sia in crescita. Credo ci voglia rivalsa e voglia di cambiare il trend, si è visto qualcosa di nuovo e si era intravisto con l’Inter”.