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Cardinale: “Milan? Mi sento a casa”

Le dichiarazioni del numero uno di RedBird durante la cerimonia a Washington per il premio Leonardo Da Vinci Niaf per la Finanza

Gerry Cardinale – numero uno di RedBird – ha lasciato diverse dichiarazioni durante la cerimonia a Washington per il premio Leonardo Da Vinci Niaf per la Finanza. Milan, i tifosi e i festeggiamenti in piazza del Duomo: diversi i temi trattati.

 

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 Milan, le dichiarazioni di Cardinale

Un file rouge con l’Italia: dai Mondiali dell’ ’82 allo scudetto con i rossoneri. “I miei ricordi più belli mentre crescevo erano i viaggi estivi che ogni anno facevamo in Italia. E in una di quelle estati del 1982, quando avevo 15 anni, mi ritrovai a festeggiare per le strade di Santa Maria Di Castellabate la vittoria dell’Italia ai Mondiali. Andando avanti, 40 anni dopo, quasi negli stessi giorni, mi sono ritrovato in un tripudio simile fuori dal Duomo di Milano, a gioire con i milanesi per la vittoria nel campionato del Milan”.

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I festeggiamenti per lo scudetto del 2022 in piazza del Duomo. Una grande emozione: un momento che l’ha riportato indietro nel tempo. “Pochi giorni prima della conquista dello Scudetto, avevamo concordato li termini per l’acquisizione del Milan da parte di RedBird, ma abbiamo tenuto in sospeso l’annuncio dell’accordo fino a dopo la partita, per non distrarre la squadra né i tifosi. Ma mentre stavo lì in piazza del Duomo tra gli euforici milanisti, mi sono sentito trasportare indietro nel tempo, a 40 anni prima, e alla stessa sensazione che in qualche modo questa fosse casa mia”.

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Cardinale conclude: C’è una foto abbastanza nota di me al Duomo, scattata da un amico, che mi ritrae mentre festeggiavo con i tifosi che presto mi avrebbero conosciuto come il nuovo proprietario della loro storica franchigia. Ma in quel momento ero completamente anonimo e potevo riflettere serenamente sul surreale viaggio di 40 anni che in tanti modi ha segnato la mia vita e su cosa significa per me essere italiano. Quando vinciamo, sono entusiasta per i nostri tifosi; quando perdiamo, il mio cuore patisce per loro, perché so cosa significa”.