Milan, Biglia: “Un gol nel derby? Se succede, faccio 50 chilometri a piedi!”
L’adrenalina per la qualificazione ai Mondiali si fa ancora sentire. E, come se non bastasse, domenica c’è il derby contro l’Inter da giocare. ”Io, Messi, Dybala, Mascherano, Di Maria e Salvio – ha dichiarato Lucas Biglia in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – ci siamo organizzati con un volo privato in maniera tale da essere in Europa già mercoledì notte.L’adrenalina spero rimanga fino a domenica, non mi posso rilassare… Una volta rientrato in Italia, sono rimasto quasi 24 ore senza dormire per la tensione che avevo ancora in corpo”. Adesso relax? Macchè, la gara contro l’Inter di domenica sarà fondamentale per il percorso del suo Milan: “Davanti non abbiamo un semplice derby, ma una gara che può cambiare la nostra stagione, che ci può far compiere il salto di qualità. Occorre dimostrare che siamo all’altezza delle big del campionato, che possiamo puntare a traguardi importanti. Dobbiamo tirare fuori il meglio che abbiamo. Se l’Argentina non poteva più sbagliare, nemmeno il Milan può. Non possiamo permetterci di perdere altri punti”.
Lucas scommette su Suso uomo-derby: “Non voglio mettergli pressione, ma deve rendersi conto che, se ha qualità superiori, le deve mettere a disposizione della squadra. André Silva? Per il modo che ha di lavorare e per la sua mentalità, può diventare un campione. Lui come Van Basten? Le qualità non gli mancano, speriamo ce la faccia”. Il centrocampista argentino ha parlato anche dell’allenatore dei rossoneri: ”Critiche per Montella? Sono opinioni. Secondo me, stiamo lavorando per arrivare a un buon gioco, ed effettivamente stiamo maturando. Montella è un grande uomo e un grande allenatore, non è facile per un tecnico mettere insieme undici giocatori nuovi. Siamo tutti con lui al 100%, vogliamo fare bene con lui in panchina, non sarebbe bello cambiare allenatore a questo punto della stagione”. Fascia da capitano a Bonucci? “In questa squadra ci sono tanti capitani. Non credo che, in generale, esista una regola ferrea, lo possono fare i vecchi come i nuovi. Per tutto ciò che Leo rappresenta direi che la fascia è stata data alla persona giusta. Ho vissuto una situazione simile alla Lazio, sulla mia pelle: si diceva che la fascia dovesse andare al giocatore più esperto, in quel caso Klose. Allora presi da parte i veterani dello spogliatoio e dissi chiaro, senza polemizzare: “Se è un problema, tolgo la fascia e la metto lì, sul tavolo”. Non successe, mi risposero che l’avrei continuato a fare io. Comunque, penso che Bonucci stia ricevendo troppe critiche, ingiuste per lo più. Fortunatamente, ha il carattere per sopportare tutto ciò”.Lucas, infine ha parlato delle differenze tra il derby di Roma, vissuto sulla sponda biancoceleste, e quello di Milano: “Sicuramente è diverso. Qui si vive soprattutto il giorno della partita, nella Capitale già da tempo prima. A Roma, quando si parla di derby, sono dei pazzi (ride, ndr). Se dovessi segnare? Farei lo stesso fioretto che ho fatto per la vittoria in Ecuador: sono molto religioso e devoto alla Virgen de Lujan, in Argentina. Me la farò a piedi da casa al santuario, sono circa 50 chilometri. Una volta è già sicura, spero saranno due!”