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Milan, Bacca: “Derby? Troveremo la testa giusta per giocare alla morte”

Tra le note positive del Milan versione 2015-2016 c’è sicuramente Carlos Bacca. Basta dare la palla buona al colombiano e al resto ci pensa lui: difficilmente sbaglia. Il gol è il suo pane quotidiano, dai più semplici a quelli più spettacolari: “Da piccolo ogni ragazzino immagina la dinamica del gol che vorrebbe realizzare – dichiara Bacca nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport –  c’è chi sogna di farlo da metà campo, chi con la chilena e così via. Io ho sempre desiderato di segnare con la rabona. Ci ho provato con tutte le squadre in cui ho giocato, ma fino a pochi giorni fa non c’ero mai riuscito. Mi era successo a dicembre, in vacanza, con gli amici. Ma in gare ufficiali mai. Fino a Milan-Carpi. Lo so che Mihajlovic mi aveva rimproverato per la rabona fatta contro il Palermo, però in Coppa Italia ero sicuro di fare gol e poi era anche la strada più rapida per colpire la palla e anticipare i difensori. Sono felice di aver coronato questo mio sogno con la maglia del Milan. Ho fatto esplodere una gioia che mi tenevo dentro da quando ero bambino. Inter? Sarebbe bellissimo segnare con una rabona e se capita ci provo. Ma conta solo segnare, non importa come. E vincere, naturalmente”.

 

Bacca traccia un primo bilancio dell’esperienza in Italia: “Sono contento del mio rendimento: la Serie A è un campionato molto tattico e fisico, ma credo di essermi adattato bene. Ogni volta che scendo in campo avverto una confidenza sempre maggiore con il calcio italiano. Ho fatto alcuni gol, spero di segnarne ancora tanti e soprattutto di spingere il Milan più in alto possibile. Voglio dare a questa squadra il meglio di me. Non c’è bisogno delle parole dell’allenatore per preparare queste partite. L’Inter è un avversario diretto per la classifica. E poi questo è un derby, quindi una finale. Dobbiamo trovare noi la testa giusta per giocare alla morte”. Su Higuain: “E’ sicuramente eccezionale e ha il vantaggio di lavorare con una squadra molto forte che da anni lavora con lo stesso gruppo. Serie A? E’ ancora più competitiva di quanto pensassi. La serie A è davvero un campionato di ottimo livello. In Spagna si sa dall’inizio chi lotterà per il titolo e probabilmente lo vincerà, qui no. Mi ha sorpreso la qualità di alcuni giocatori che magari sono meno noti perché non fanno parte delle solite grandi squadre. In Serie A non c’è solo tattica, ma anche molta tecnica”.

 

Champions ancora possibile? “Il nostro obiettivo è tornare in Europa. Per centrare il traguardo dobbiamo vincere questa partita con un rivale diretto. Un’altra stagione senza coppe? No, no… Io non mi vedo proprio il prossimo anno senza Europa. E per questo io e il Milan stiamo lavorando tantissimo. Dobbiamo qualificarci assolutamente per le coppe”. Freddezza e senso del gol, doti innate? “Le puoi allenare o perfezionare, ma la dote naturale che fa la differenza è la tranquillità. Io penso sempre positivo. A Empoli, mentre correvo con la palla al piede verso il portiere, non ho mai temuto di poter sbagliare: mi sono concentrato solo sul pallone e sul difensore che dovevo tenermi alle spalle. Ho deciso dove tirare e via”. Spogliatoio: “Il più simpatico è Nocerino. E’ sempre il primo a organizzare scherzi e a tenere alto il morale del gruppo. Anche Boateng è molto divertente. Dà allegria a tutti. San Siro? Aspettavo da tempo di potermi gustare il nostro fantastico stadio pieno. Lo vedevo in televisione da piccolo e mi faceva impressione. I tifosi saranno molto importanti domenica. E i giocatori si esaltano quando vedono l’ambiente giusto”.