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​Mihajlovic: “Ho caricato troppo il derby? Sciocchezze, il petto si deve gonfiare con i più forti”

Derby da dimenticare, testa solo al Verona. Sinisa Mihajlovic ha le idee molto chiare in vista della partita del suo Torino in programma per domani. La partita contro la Juventus è arichiviata, Mihajlovic si aspetta i tre punti contro i gialloblù, che dovranno maturare dopo una gara “giocata con calma e pazienza. Questo dovranno fare i miei giocatori” afferma in conferenza stampa. “I ragazzi si sono allenati bene, non è mai facile tornare in campo dopo una sconfitta nel derby ma abbiamo l’occasione di riscattarci subito. Vincendo, per altro, andremmo a 14 punti, cioè 2 a partita: una media in linea con il nostro obiettivo di arrivare in Europa. Abbiamo 95’, non 10’, domani, per poter battere il Verona: chiedo ai tifosi di avere pazienza e sostenere la squadra, se qualcuno vorrà prendersela per il derby lo faccia con me, sono l’unico responsabile”.

Ci mette la faccia, Mihajlovic. Come sempre: “Noi sappiamo che si vince e perde in 11, io sono l’allenatore, non darò mai la colpa ai giocatori. Quando si perde è colpa mia, quando si vince è merito loro. Così è stato e così sempre sarà”, dice schiettamente. Poi, passa ad analizzare il momento della sua squadra, che a centrocampo ha la coperta cortissima (“domani, al fianco di Rincon, spazio a Valdifiori o Gustafson: devo ancora decidere”) e in attacco sembra privo di un vero vice-Belotti. “Non pensiamo ora al mercato di gennaio: il campionato è lungo e siamo stati costruiti per raggiungere l’obiettivo. Il mio attacco è competitivo: oltre al Gallo e Ljajic abbiamo Falque, che sta attraversando un momento faticoso ma si riprenderà, e Niang, che sta ritrovando la forma, dopo la pausa sarà a posto. All’inizio si diceva che ci voleva tempo: ma ora il tempo sta finendo. E poi ci sono Berenguer che migliora, Edera che è giovane e forte, e infine Sadiq: da quando è arrivato e migliorato moltissimo. Adesso potrei metterlo in campo senza problemi”. Una battuta viene dedicata anche a Lyanco, l’emergente difensore brasiliano, unica nota positiva nel derby con Sirigu: “Domani giocherà, è stato preso per questo. Ma è giovane, sbaglierà anche lui e sarà normale. Ma ha tutte le carte in regola per poter fare bene”.

Infine, Mihajlovic torna sul derby e su come è stato preparato, difendendo comunque il suo lavoro. “Praticamente non l’abbiamo giocato”, dice, “perché siamo stati subito puniti al primo errore e poi siamo rimasti in dieci per uno sbaglio di Baselli, non perché ci abbiamo messo troppa foga. Chi lo dice, dice una stupidaggine, così come il discorso del modulo. Molti miei colleghi vanno all’Allianz dicendo di sperare di non perdere, ma con la Juve se ti chiudi tanto un gol lo prendi comunque, e magari perdi di misura. Preferisco giocarmele queste partite: il petto va gonfiato con i più forti, non con i più deboli. Ma non è presunzione, bensì competizione: l’asticella si alza in questo modo. Per questo io dico che è con partite come quella di sabato scorso che bisogna caricare, non contro il Verona. Domani, per vincere, ci vorranno pazienza e concentrazione: la squadra di Pecchia è in difficoltà, tenterà il tutto per tutto. Siamo più forti sulla carta, come lo siamo anche contro il Crotone che affronteremo fra due settimane, dopo la sosta: ma le insidie ci sono sempre, e non sarà facile”. La mentalità offensiva, con Mihajlovic, è di casa.

Valentino Della Casa