Bari a Pisa, Mignani e il modello Pioli: “La concretezza nel calcio è tutto”
Le parole dell’allenatore biancorosso alla vigilia della gara contro il Pisa
“La concretezza è tutto nel calcio, lo ha dimostrato la gara tra Napoli e Milan. Non conta essere belli e propositivi, ma quanto raccogli alla fine”. Michele Mignani guarda alla Champions League e allo spirito messo in campo da uno dei suoi maestri in panchina, Stefano Pioli, per indirizzare il Bari verso la trasferta in calendario domenica pomeriggio a Pisa nella 34^ giornata di Serie B. “Ci vuole sempre un briciolo di equilibrio, di attenzione e concentrazione. Forse è più importante sistemare qualcosa durante la gara che all’inizio. Anche per questo è importante aver giocatori capaci di determinare a gara in corso”.
Bari, Mignani e l’incrocio con D’Angelo: “Grande lavoro, sfida tra due squadre forti”
Di fronte ci sarà un avversario distante 11 punti dai 57 che oggi valgono il terzo posto al Bari ma Mignani ammonisce. “Considero il Pisa una delle squadre più forti del campionato, una squadra che si giocherà una posizione playoff con grandi possibilità”. Complimenti per Luca D’Angelo, suo ex compagno di squadra 25 anni fa al Castel di Sangro: “Ha fatto un grande lavoro, sarà una sfida dal grado di difficoltà elevato tra due squadre che vogliono cercare di restare in alto, di fare punti, che hanno dimostrato di essere competitive e forti”. Che arriva in una fase della stagione in cui ogni stop può costare caro: “Tante squadre hanno bisogno di punti, altre non regaleranno nulla agli avversari – ammonisce Mignani – credo sia più facile vedere una partita più coperta rispetto a una più brillante. A noi è toccato fare tutto, abbassarsi, ripartire, fare la partita. Abbiamo giocatori che hanno caratteristiche più spiccate per una tipologia di partita e altri per una tipologia diversa di gara”.
Morachioli dal 1’ o no? La risposta di Mignani
Identikit che conduce a Gregorio Morachioli. Sin qui quasi sempre decisivo in sei presenze da subentrante: “Insieme allo staff facciamo dei pensieri, Morachioli è un giocatore che non avrebbe nessun tipo di problema a giocare dall’inizio se viene messo in condizione di giocare nella sua zona di comfort, se non dovesse farlo può dare un grosso contributo a gara in corso. Dobbiamo mettere in conto che le gare durano 90’ e che spesso i secondi tempi sono determinanti”. Alll’elenco vanno iscritti anche Botta e Bellomo, in lizza per un posto tra i titolari: “Non è detto che siano in competizione per un ruolo – precisa Mignani – contro il Como ho chiesto a Botta di fare un lavoro di sacrificio e l’ha fatto, per avere una mezzala di qualità. Bellomo può fare tutto, anche l’esterno nel caso ci aprissimo con un centrocampo a quattro. È un giocatore che ti fa venire sempre voglia di farlo giocare. Ha qualità e caratteristiche uniche”.
Il podio della B: quante prime volte
Considerazioni finali sul vertice della classifica: la guida Fabio Grosso, che non ha mai vinto la B, seguito da due esordienti nella categoria come Alberto Gilardino e los tesso Mignani. “Avere dei giocatori bravi aiuta gli allenatori – la risposta dell’ex capitano del Siena – oggi per me il Frosinone è una realtà, il Genoa è una squadra che conferma il programma con cui era partito. Il Bari è una sorpresa, una squadra che ha vinto la C e che ha provato a mantenere la colonna vertebrale della squadra dello scorso anno e in partenza ha fatto un campionato al di sopra delle aspettative. Le responsabilità e i meriti si devono dividere tra tutti”.