Meroni, il derby e un “7” che ritorna. Oggi più che mai
Cinquantacinque anni fa il tragico incidente, sette giorni prima del derby che ora il Toro non vince da sette anni
L’addio a Gigi Meroni e il derby. Cinquantacinque anni dopo Torino si ferma ancora. Questa volta lo fa due volte. Prima togliendosi il cappello per ricordare la ‘Farfalla Granata’ e poi alzando le sciarpe per il Derby della Mole. Una partita che Gigi non era mai riuscito a vincere e che avrebbe dovuto giocare 7 giorni dopo quella contro la Sampdoria. Invece quella contro i blucerchiati è rimasta per sempre l’ultima volta che ha dipinto in campo.
Meroni, il derby e il “7”
Gigi dipingeva, in campo e fuori. Artista a tutto tondo. Forse quella 7 sulle spalle non era un caso. Se nella cultura buddhista questo è il numero della completezza, Meroni l’ha rappresentato al meglio. Un numero che dopo la sua morte è tornato costantemente. Sono sette infatti i giorni che passarono da quel tragico incidente al derby della Mole giocato però senza di lui.
Meroni inseguiva una vittoria contro la Juventus in maglia granata, ma non era mai arrivata. Sette partite e nessun successo. Eppure il 22 ottobre 1967 il mondo non si fermò e così nemmeno il derby. Prima dell’inizio dei fiori furono fatti cadere sul campo e poi raccolti tutti sulla fascia dove avrebbe dipinto ancora una volta la Farfalla Granata.
Lui avrebbe giocato per divertire e regalare a Nestor Combin i palloni giusti per segnare e sognare. Meroni però non c’era e quel giorno rischiava di non prendere parte al derby nemmeno Combin. Febbre alta, ma non è un problema: lui quella partita la gioca anche grazie a Nereo Rocco e lo fece alla grande. Tripletta (come una settimana prima alla Samp). Il secondo gol al 7′. Quasi come per salutare l’amico e dirgli: “Il derby tranquillo lo vinciamo per te”. E così è stato. Una settimana prima – venti minuti prima dell’incidente su Corso Re Umberto – Gigi all’amico Nestor aveva detto: “Non farai mai una tripletta nel derby”. Le ultime parole tra due amici. Combin segnò tre gol in un derby che Meroni per sette partite non era riuscito a portare a casa, poi nel suo ricordo i compagni e amici sì.
Adesso arriva il presente. Oggi 55 anni dopo il mondo granata (e non solo) si ferma ancora per ricordare Meroni. Nel giorno del derby della Mole. Quella partita stregata per la Farfalla Granata. Quella partita stregata anche per il Toro di adesso. Serve proprio dirlo da quanti anni i tifosi granata non festeggiano un derby? Il numero è sempre quello. Sette. Un numero che torna, sempre. Oggi più che mai.