Mbappé, recordman dal cuore grande: più veloce di Bolt, sulle orme di Pelé
Mbappé, protagonista in Francia Argentina con una doppietta a suon di record. E soprattutto campione dentro e fuori dal campo.
Un giocatore d’oro, dal cuore d’oro. Sì, perché non sempre le due qualità vanno di pari passo. Invece Kylian Mbappé ha dimostrato di possederle entrambe. Prima fuori dal campo quando ha affermato che donerà tutti i guadagni di questo Russia 2018 con la sua Francia – circa 20 mila Euro a partita – in beneficenza perché “un giocatore non ha bisogno di soldi per rappresentare il proprio paese”.
Poi, una volta indossati gli scarpini. Conosceva bene il suo talento il PSG, che per lui l’estate scorsa spese circa ai 180 milioni con bonus vari. Contro l’Argentina la dimostrazione della sua infinita qualità di fronte al mondo intero con la doppietta con cui ha steso Messi e compagni. Prima di lui l’ultimo under 20 a mettere a segno una doppietta in questa competizione era stato Pelé nel 1958 contro la Svezia. A 19 anni e 192 giorni diventa così il secondo giocatore più giovane di sempre a segnare 2 reti nella fase ad eliminazione diretta di un Mondiale. Meglio di lui solo Pelé che, sempre nel 1958, a 17 anni, fece una tripletta in semifinale contro la Francia.
Non è finita. Nel contropiede di 70 metri che ha portato al rigore realizzato da Griezmann, il giocatore del PSG ha corso ad una velocità media di 38 km/h. Per intenderci: più veloce di Bolt nel record mondiale stabilito nel 2009. Fenomeno assoluto. “Sono fiero della mia doppietta ma non smetterò di lavorare per migliorare. Ho sempre detto che il Mondiale per me è un sogno, è l’occasione per mostrare cosa sappiamo fare”. E lui lo sta dimostrando.
Sognando di riportare la coppa in Francia 20 anni dopo. Già 3 gol in questa competizione dopo la prima rete messa segno contro il Perù. Un magic moment speciale forse anche grazie alla preparazione che il ragazzo di Parigi sta svolgendo da aprile. Ha iniziato a concentrarsi sulla Nazionale non appena il suo club ha vinto aritmeticamente la Ligue 1 con il 7-1 ai danni del Monaco a 5 giornate dal termine. Un trattamento che consiste principalmente in una talassoterapia svolta 2 volte “per raggiungere la condizione ottimale: la prima è durata 5 giorni e l’ho fatta i primi giorni di aprile, la seconda a fine maggio ed è durata 4 giorni“. Il resto poi l’ha fatto il suo talento. Infinito. Amato e ancor più apprezzato grazie al suo cuore d’oro.