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Da Mbangula a Urbanski e non solo: i giovani lanciati da Motta

Urbanski, Mbangula e non solo: i giovani lanciati da Thiago Motta nelle sue esperienze allo Spezia, al Bologna e alla Juve

Troppo spesso ormai si parla dei giovani che in Italia giocano poco e vengono lanciati tardi. Sembra quasi una “regola” nel Bel Paese, ma che viene smentita da alcuni allenatori che con coraggio e convinzione mandano in campo questi ragazzi e li fanno crescere. È il caso di Thiago Motta che nel corso della sua carriera ha lanciato diversi giovani che poi hanno fatto le fortune dei rispettivi club, anche a livello economico.

 

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 Da Mbangula a Urbanski e non solo: è un Motta Gen

Anghelé, Rouhi, Savona e Mbangula sono solo gli ultimi dei giovanissimi lanciati da Thiago Motta. Contro il Como, l’allenatore ex Bologna ha sorpreso tutti: fuori Douglas Luiz e dentro il ragazzo belga classe 2004 che ha risposto con il gol che ha sbloccato la partita. Lo stesso è accaduto a Verona con Savona, che all’esordio da titolare ha subito fatto gol. Perché hanno giocato? “Perché se lo meritano”, ha risposto Thiago Motta, a cui non manca di certo il coraggio e l’occhio critico per capire chi si è davvero meritato una possibilità. 

Loro sono però solamente gli ultimi esempi: nelle esperienze al Bologna e allo Spezia – infatti – Thiago ha lanciato, costruito e cresciuto tanti giovani. In Liguria l’ex giocatore dell’Inter ha fatto giocare Jakub Kiwior (21 anni all’epoca) che era appena arrivato dalla Polonia ed era uno sconosciuto. 2 anni dopo – poi – l’Arsenal lo ha acquistato e lo ha portato in Premier League.

 

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 Al Bologna è inutile ricordare lo straordinario lavoro fatto da Thiago Motta in due anni. Il coronamento del percorso è stato la Champions League raggiunta con i rossoblù e il valore del club è indubbiamente cresciuto. I giovani lanciati e cresciuti sono poi tanti. Da Calafiori e Zirkzee a Urbanski, Corazza e Cambiaso.

I primi due – come sappiamo – hanno scelto la Premier League ma le due cessioni sono state piuttosto remunerative per il Bologna. Con Thiago Motta in panchina, poi, è cresciuto anche Andrea Cambiaso che ha poi terminato il suo percorso di crescita alla Juventus con Massimiliano Allegri.

 

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Di giovani che hanno fatto bene al Bologna con Motta, inoltre, ci sono anche Kacper Urbanski (2004) e Tommaso Corazza (2004). Il primo ha avuto certamente più spazio e ha mostrato le sue qualità quando è stato chiamato in causa. Il secondo ha giocato meno: 12 presenze tra Serie A e Coppa Italia con anche un gol. Tutti comunque hanno in comune una cosa: hanno avuto la fortuna di incontrare Thiago Motta, a cui non è mancato il coraggio, e non gli sta mancando – a quanto sembra – neanche al suo primo anno sulla panchina della Juventus.