Materazzi: “Rispetto ciò che ha fatto Buffon, non so dire cosa avrei fatto al suo posto. Juve-Napoli? Spero che il campionato rimanga aperto, in Champions tifo Roma”
Dallo scontro al vertice tra Juventus e Napoli alla Roma in Champions League, passando per la corsa Champions della ‘sua’ Inter e finendo per dare un giudizio sulle parole di Gigi Buffon al termine dopo la discussa eliminazione della Juventus in Champions League per mano del Real Madrid. Tanti gli argomenti trattati da Marco Materazzi, che è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per una lunga intervista. Interrogato sulle parole di Buffon, che aveva parlato di ‘bidone dell’immondizia al posto del cuore’ riferendosi all’arbitro Oliver, l’ex difensore campione del mondo ha preso le difese del compagno di mille battaglie in Nazionale. “Sono momenti – ha detto Materazzi -, quindi rispetto ciò che ha fatto Gigi. Quando vedi sfuggire un traguardo importante può succedere, capita di sbagliare, ma l’importante è che si capisca l’errore. Sono cose che possono succedere, siamo umani e possiamo sbagliare. Fra un po’ di tempo gli chiederò se ridirebbe quelle cose. Anch’io ho sbagliato tante volte, ma ripeto, l’importante è capirlo. Magari un giorno potrà chiedere scusa. Io penso che Gigi abbia dato talmente tanto al calcio italiano che gli si può dare qualsiasi attenuante, ma avrei voluto vedere se fosse successo a me chi avrebbe preso le mie parti come è successo lui. Cosa avrei fatto io al suo posto? Uno si deve trovare in quei momenti, non si può cosa avresti fatto o meno. Sotto le divise di gioco abbiamo un cuore che batte e il sangue che scorre nelle vene, quando scorre il sangue nelle vene può capitare di reagire così”.
Poi un pensiero su Juventus-Napoli e sull’avventura della Roma in Champions League: “I duelli di Juve-Napoli? Quando non sei concentrato soffri con tutti, conta solo come uno va in campo. Ci sono coppie ben assortite, sarà una bella partita e mi auguro che rimanga aperto il campionato. Chi è in vantaggio? È favorita la squadra più abituata a vincere, questo è naturale. Poi ci sarà il Var, non come in Champions, così non ci saranno scuse per nessuno. Il cammino della Roma in Champions? Ho avuto la fortuna di vedere sia Roma-Chelsea che la partita col Barcellona, sono state due gare in cui si è notata la consapevolezza da parte dei giallorossi di poter raggiungere qualcosa di importante. Mi auguro che la Roma possa andare avanti perché vorrebbe dire che una squadra italiana, per la terza volta in quattro anni, sarebbe in finale. Sarebbe un grande risultato per il calcio italiano. Il Barcellona è sempre il Barcellona, è stata brava la Roma a creare entusiasmo anche a livello di pubblico, poi fare gol subito ha avvantaggiato la squadra di Di Francesco. Sono stati veri uomini ad ottenere quello che hanno voluto. Sono lì e ora se la giocano. Totti? Ha deciso di smettere, o meglio ha smesso, nel momento più sbagliato. Però mi auguro che possa alzare il primo trofeo da dirigente, lui è un leader naturale e qualunque cosa faccia viene seguito”.
Chiusura sulla corsa per la Champions League che vede coinvolta l’Inter, ex squadra di Materazzi, insieme a Lazio e Roma, prima di un giudizio su alcuni singolo in casa nerazzurra. “Da interista spero che in Champions vada l’Inter, però va dato merito alla Lazio per quello che sta facendo, contro una grande Fiorentina nessuno si aspettava che ieri potesse reagire in questo modo. All’ultima giornata Lazio-Inter? Non me lo ricordate, è una bruttissima giornata. Icardi? Nessun consiglio, posso solo augurargli di alzare qualche trofeo perché uno che ha fatto più di 100 gol in così poco tempo va solo elogiato e seguito. Lo vedo abbastanza simile a Crespo, ma, come ho detto, i tempi cambiano troppo velocemente e non si possono fare paragoni. All’Inter poi ci sono stati tanti attaccanti forti, da Vieri a Ibra fino a Eto’o e Milito. Io andrò controcorrente, ma il più forte di tutti i tempi e il più forte con cui ho giocato è Ronaldo, anche se poi si è macchiato con una scelta a fine carriera. Skriniar? Ha fatto un campionato strepitoso, facendo magari qualche errore che ci può stare. È giovane e nessuno si poteva aspettare diventasse titolare, invece guida la difesa. Ora è un leader, un leader viene nominato dalla squadra e lui è stato scelto”.