Marchisio: “In Italia nessuna maglia dopo la Juve”
Claudio Marchisio ha parlato ai microfoni di Sky Sport
La sua esperienza allo Zenit San Pietroburgo è arrivata al capolinea. Adesso Claudio Marchisio è svincolato. L'ex bianconero aveva bisogno di tempo per recuperare dall'infortunio al ginocchio. Ha raccontato così la sua estate ai microfoni di Sky Sport: "È stata un’estate diversa. Per la prima volta non ho iniziato il ritiro con la squadra. Quest’operazione aveva bisogno di questo tempo di riabilitazione e ormai siamo quasi alla fine. Dopo tanti anni che si è abituati a stare in un gruppo, in uno spogliatoio, ti serve sentire i compagni che ti diano una mano. Ma allo stesso tempo ho un carattere per cui, anche nelle difficoltà, quando sono da solo riesco a tirare fuori tante energie trovando la concentrazione per andare avanti".
Marchisio ha spiegato i motivi che l'hanno portato a risolvere il suo contratto col club russo: "La risoluzione credo sia stata una scelta giusta, soprattutto da parte mia, perché con questa operazione avrei perso mesi importanti per il campionato. E soprattutto per la Champions che attende lo Zenit. Auguro loro il meglio, a compagni, staff e tifosi che potranno godersi questa Champions League".
L'ex centrocampista della Juve ha fatto il punto sulla sua condizione fisica e sul suo futuro: "Quando passano gli anni il proprio fisico cambia e questo i giocatori lo sanno, soprattutto quelli con un determinato tipo di carriera e che hanno nel loro percorso un certo tipo di infortuni. Ma questo ti aiuta a rinforzare lo stato d’animo e il carattere. Voglio continuare a giocare. Questo è l’ultimo mese di riabilitazione e sarà decisivo per capire bene come reagisce il ginocchio dopo l’operazione".
Suning ha provato a portarlo in Cina, ma Marchisio ha declinato l'offerta: "C’è stato un interessamento, ma offerte vere e proprie e contatti non ci sono stati. Innanzitutto conta il progetto, quindi bisogna vedere realmente cosa ci sarà in futuro. L’unica cosa che mi sento di dire è che voglio rimanere coerente come ho sempre fatto in passato e non indosserò mai un’altra maglia in Italia, quindi le uniche offerte che posso prendere in considerazione in base ai progetti saranno sicuramente all’estero. Apprezzo il lavoro fatto da Suning in Italia con l’Inter, ma questa vicinanza con la maglia nerazzurra non mi porta ad essere sereno sulla scelta".
Il destino di Marchisio resta quindi incerto: "Voglio rimanere coerente e dico no anche adesso alle offerte dall’Italia. Vorrei continuare all’estero sia come esperienza di vita che sportiva. Dipende dal progetto, ho sempre cercato di guardare cosa c’è dietro a un’offerta. Non soltanto la parte economica e la città dove uno va a vivere ma soprattutto che ci sia una società seria con progetti veri".
Poi il pronostico sul campionato: "La Juve è favorita, lo dimostrano i campionati vinti e la rosa che c’è tuttora. E lo dimostra anche il cambio in panchina, perché arriva un allenatore che all’estero ha fatto bene, ha vinto una coppa europea e ora si appresta a vivere questo mondo, quello della Juve. I giocatori dovranno conoscerlo. Ma come base, la Juve è sempre la favorita".
Sulla coppia Conte e Marotta all'Inter, Marchisio ha aggiunto: "E' un’iniezione di fiducia, non soltanto per l’Inter ma anche per le altre squadre, per provare a strappare il titolo alla Juventus. E' allo stesso tempo anche un campanello per la Juventus, che deve guardarsi intorno perché ci sono società che vogliono lottare seriamente per lo scudetto".
Bonucci è tornato alla Juve, Buffon pure. E Marchisio: "Ho preso la mia decisione un anno fa ed era giusto così, era arrivato il momento".